12 FEBBRAIO 2025

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NOTIZIA DI ECONOMIA

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12 FEBBRAIO 2025 - 09:58


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RAVENNA: La Cassa chiude il 2024 con utili record e solidità rafforzata

La Cassa di Ravenna ha chiuso il 2024 con risultati positivi segnando un utile netto di 37 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente, e un utile lordo che ha registrato un incremento del 25% superando la soglia dei 52 milioni di euro. Si tratta del miglior bilancio nella storia dell’istituto che opera dal 1840. Rafforzata la solidità anche sul fronte patrimoniale: il CET 1 ratio ha raggiunto il 23,89%, mentre il Total Capital Ratio si attesta al 25,01%.

Il bilancio della Cassa del 2024 registra margine di interesse di 76,6 milioni di euro (-1,15%), commissioni nette di 52,9 milioni di euro (+2,94%), margine di intermediazione di 147,3 milioni di euro (+2,87%), rettifiche e accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, di 14,8 milioni di euro (-37,58%).  Il risultato della gestione finanziaria è di 132,2 milioni di euro (+10,73%), i costi operativi, comprensivi dei costi obbligatori per salvataggi di banche concorrenti, ammontano a 76 milioni di euro (-1,20%).

La raccolta diretta da Clientela è cresciuta a 4.633 milioni di euro (+3,07%), la raccolta indiretta è stata di 5.611 milioni di euro (+2,87%), di cui 2.696 milioni di euro risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). E’ diminuita la domanda di prestiti, con impieghi di 2.968 milioni di euro (-9,61%).

Il totale dei crediti deteriorati netti della Cassa (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è diminuito del 35,55%, l’1,89% del totale dei crediti netti.

Positivo è anche il bilancio consolidato del Gruppo Cassa con un utile lordo di 75,8 milioni di euro (+22,44%) e un utile netto di 47,6 milioni di euro (+14,69%), risultato migliore dalla costituzione del Gruppo bancario. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un aumento del dividendo per gli azionisti: sarà possibile ricevere un’azione ogni 26 possedute o 61 centesimi lordi per azione con un incremento del 19,61%.

 




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

EMILIA-ROMAGNA: Economia circolare, ottimi risultati per il riciclo del legno

Nel 2024 il Consorzio Rilegno conferma il suo ruolo di riferimento nazionale per la filiera del riciclo degli imballaggi in legno, con risultati che consolidano un modello virtuoso di economia circolare: 1.755.940 tonnellate di legno sono state avviate a riciclo, di cui il 45,69% è costituito da imballaggi. Il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi è del 67,14%, rispetto all’immesso al consumo di oltre 3,4 milioni di tonnellate, e in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Sempre ricordando che l’obiettivo fissato dal nuovo Regolamento Imballaggi UE (PPWR) è del 30% al 2030.Tra le voci più rilevanti spicca quella relativa alla rigenerazione dei pallet, un asset ormai centrale della filiera: oltre 945.000 tonnellate di pallet recuperati, equivalenti a più di 70 milioni di unità reimmesse in circolazione. Questo segmento rappresenta un esempio concreto di economia circolare applicata: il riuso del legno in funzione del prolungamento della vita utile degli imballaggi.A livello territoriale, nel riutilizzo, è la Lombardia a primeggiare con 300.996 tonnellate (il 32% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 125.758 ton. e dal Piemonte con 117.376 ton. Questi i principali risultati che emergono dalla Relazione sulla gestione dell’attività svolta da Rilegno nel 2024 approvata dall’Assemblea annuale tenutasi a Cesenatico, dove il Consorzio ha la sua sede operativa. L’Assemblea ha, inoltre, rinnovato il Consiglio di Amministrazione che a sua volta ha confermato Nicola Semeraro alla Presidenza per il prossimo triennio. Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.949 consorziati, 394 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo. Nel 2024 il sistema ha gestito quasi 1,76 milioni di tonnellate di rifiuti tracciati e avviati a recupero, realizzando oltre 95.000 viaggi documentati, con un incremento dei flussi soprattutto nel Centro-Sud Italia. La maggiore distanza dagli impianti di riciclo (concentrati principalmente al Nord) ha inciso sui costi, che Rilegno ha comunque fronteggiato attraverso una pianificazione strategica, mantenendo invariati i contributi economici riconosciuti agli operatori del recupero. “Anche nel 2024 Rilegno ha fatto segnare risultati significativi nella gestione sostenibile di una delle filiere più strategiche dell’economia circolare italiana. Il rapporto annuale, che riassume le informazioni e attività del consorzio approvate oggi in Assemblea, fotografa un sistema in piena salute, capace di coniugare innovazione logistica, tracciabilità e visione ambientale”, commenta il Presidente Nicola Semeraro. “Questi numeri confermano il valore ambientale e industriale della nostra attività. Ogni tonnellata di legno riciclato significa minori emissioni, risparmio di risorse e sostegno a una filiera che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella sfida della sostenibilità”.“Attraverso attività di tracciabilità, controlli merceologici, progetti educativi, eventi pubblici e campagne di comunicazione, Rilegno promuove ogni giorno una cultura del recupero che ha al centro il legno come risorsa e non come rifiuto”, aggiunge Semeraro. “Il 2024 ha visto, inoltre, l’avvio del dialogo con il Ministero dell’Ambiente per l’estensione sperimentale delle attività consortili al riciclo di manufatti legnosi diversi dagli imballaggi, in settori chiave come l’edilizia e la grande distribuzione. Una prospettiva che conferma Rilegno come punto di riferimento per una gestione avanzata e circolare del legno in Italia e in Europa”, conclude il Presidente Semeraro.