26 MAGGIO 2025

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26 MAGGIO 2025 - 12:45


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EMILIA-ROMAGNA: Firmato protocollo di intesa fra Confcooperative e Inps | VIDEO

Digitalizzazione dei servizi, gestione delle domande per gli ammortizzatori sociali, regolarità dei flussi contributivi e più dialogo tra le parti: questi alcuni dei punti più importanti di un nuovo protocollo di intesa sottoscritto a Bologna tra Inps e Confcooperative

Sottoscritto al Palazzo della Cooperazione di Bologna un nuovo protocollo di intesa fra Confcooperative Emilia-Romagna e Inps per rafforzare la collaborazione istituzionale e operativa tra le parti, al fine di supportare imprese e cooperative, con particolare attenzione alla digitalizzazione dei servizi, alla gestione delle domande per ammortizzatori sociali, alla regolarità dei flussi contributivi e alla fruizione delle prestazioni previdenziali e assistenziali. Un accordo che prosegue la linea progettuale intrapresa dall’Inps, avviata con l’insediamento del nuovo presidente Fava. “Il senso è fare una nuova alleanza col tessuto produttivo – ha spiegato- perché è da loro che passano i futuri contribuenti”. L’intesa, con validità biennale ma rinnovabile, prevede inoltre la costituzione di un tavolo tecnico, momenti di formazione e aggiornamento, strategie di innovazione dell’istituto e maggiore dialogo tra le due parti, rendendo più tempestiva la risoluzione di problematiche comuni. “L’accordo ha un significato di visione di istituti spesso letti solo come qualcosa di burocratico: in realtà abbiamo bisogno di trasformarlo in un momento di relazione col coinvolgimento di tutti i soggetti” ha concluso Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna.

 




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EMILIA-ROMAGNA: Dazi al 30%, il settore più a rischio è l’automotive | VIDEO

Preoccupa l’annuncio di nuovi dazi fatto dal presidente Trump nel fine settimana. Vediamo quali conseguenze potrebbero avere le nuove tariffe sull’export dell’Emilia-Romagna. 10,5 miliardi di beni esportati nel 2024: è questo il volume d’affari tra Emilia-Romagna e Stati Uniti minacciato dall’ennesimo annuncio di Donald Trump sui dazi da imporre al commercio europeo. Fino a pochi giorni fa si parlava di un aumento del 10%, ora si è saliti al 30%, in una guerra commerciale che rischia di mettere in difficoltà molte aziende della nostra regione. In cima alla lista dei settori più esposti c’è l’automotive, che da solo vale quasi 2 miliardi di euro. Subito dietro, tutti quelli che tradizionalmente trainano la produzione regionale: meccanica, agroalimentare, farmaceutica e ceramica. Sono 5.788 le imprese che esportano oltreoceano; tra queste, ben 1.256 risultano vulnerabili, cioè dipendenti dal mercato americano per almeno il 5% del fatturato. A preoccupare non è solo il rischio economico diretto, ma anche l'effetto domino che potrebbe travolgere fornitori, subfornitori e occupazione. Il tutto mentre l’Unione Europea e il governo italiano sembrano ancora indecisi sul da farsi: attuare contromisure oppure cercare un accordo con un Trump sempre più imprevedibile. «L’Emilia-Romagna è una terra che vive di relazioni internazionali e ha costruito la propria forza sull’export e sull’innovazione», ha dichiarato il presidente Michele de Pascale. «Il Governo deve muoversi con decisione per difendere le nostre imprese. È il momento di dimostrare che il Made in Italy non si protegge con le parole, ma con azioni concrete nei tavoli europei e internazionali».