26 SETTEMBRE 2025

10:30

NOTIZIA DI ECONOMIA

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26 SETTEMBRE 2025 - 10:30


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RAVENNA: Al rigassificatore anche una nave di Gnl russo

Ha creato polemica la notizia dell’arrivo al rigassificatore di Ravenna di una nave carica di gas russo. Facciamo il punto.

 

E’ stata la trasmissione tv di Rai Tre ‘Presa diretta’ a far emergere un caso che per molti sa di paradosso: al rigassificatore di Ravenna recentemente ha attraccato una nave carica di gnl proveniente dalla Russia. Come noto, l’infrastruttura ravennate, assieme a quella di Piombino, è stata costruita proprio con lo scopo di rendere il nostro paese indipendente dal prezioso idrocarburo russo che per anni è arrivato dalle nostre parti a prezzo basso e tramite dei gasdotti. Snam, che ha costruito l’infrastruttura, ha confermato la notizia sottolineando però che a Ravenna, sui 9 carichi approdati, 6 erano provenienti dagli Stati Uniti, due da Mauritania e Senegal e uno appunto dall’ex Unione Sovietica. Snam, va precisato, non compra o vende gas ma è solo deputata alla gestione dei servizi di stoccaggio, trasporto e rigassificazione. In totale in Italia sono giunte finora 160 navi di gnl di cui appunto solo una, quella arrivata in Romagna, era russa. Numeri piccoli ma che comunque stonano e appaiono quantomeno inopportuni dal punto di vista etico e politico. Sul punto è intervenuta Europa Verde che ha giudicato il rigassificatore ravennate un’opera ormai inutile e superata chiedendo che ai cittadini bizantini sia riconosciuta almeno una parte dei profitti reali di quelle che sono ritenute speculazioni finanziarie. “Il rigassificatore – concludono gli ambientalisti – va smantellato ben prima dei 20 anni previsti”.

 

Riceviamo da Snam e pubblichiamo:

Sui 9 carichi approdati a Ravenna, 6 sono provenienti dagli USA, 2 da Mauritania e Senegal (impianto co-gestito dai due Paesi) e 1 - per quanto dato di sapere - dalla Russia. è utile ribadire che Snam non compra e non vende gas, ruolo svolto dagli shipper, ma è unicamente tenuta a fornire servizi (di trasporto, rigassificazione e stoccaggio) alle condizioni stabilite dall’autorità preposta a chiunque li richieda, e non è pertanto in alcun modo coinvolta nella scelta dei relativi fornitori. Per completezza di informazione, e sempre a quanto è dato di conoscere, il cargo è l’unico con gnl russo arrivato in Italia dei circa 160 carichi giunti nei 5 terminali del Paese nel corso del 2025. Si ricorda infine che, a differenza di quanto interessa altri prodotti e settori già dal 2022, nell’Unione Europea non sono in essere divieti all'importazione di GNL dalla Russia, a condizione che il terminale di destinazione, come nel caso di quello ravennate, sia collegato alla rete di trasporto.
D'altra parte, se l'Italia è riuscita a fare a meno del gas russo (che via tubo è passato dal 35% delle forniture del 2021 allo 0% del 2025), è proprio grazie al Gnl, il cui contributo è passato dall'11% delle forniture di metano del 2021 al 31% dei primi otto mesi del 2025. Sul totale dei carichi giunti in Italia nel 2025 (che come anticipato ha già raggiunto le 160 unità, superando i 150 carichi arrivati durante tutto l'anno scorso), gli USA pesano per il 48% (34% nel 2024) , seguiti da Qatar (22%, 36% nel 2024 e Algeria (20%, come nel 2024). Quote minori, pari nel loro insieme a circa il 10% del gnl importato, vengono poi da vari paesi africani, dalla Spagna e anche da Trinidad e Tobago.




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