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EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, iniziata rimozione tronchi dagli alvei dei fiumi

ATTUALITÀ - Rientrata l'ondata di maltempo che, nei giorni scorsi, ha portato all'innalzamento del livello delle acque in diversi fiumi dell'Emilia-Romagna, sono iniziate, in particolare nel Ravennate e nel Bolognese, le operazioni di rimozione di tronchi e legname dagli alvei così come le verifiche dei tecnici della Protezione Civile sulla tenuta degli argini. Lo rende noto la Regione. In particolare si è svolto un sopralluogo lungo il Lamone, all'altezza di Villanova di Bagnacavallo, nel Ravennate dove sono state rilevate alcune fessurazioni sull'argine sinistro del fiume. Ieri si era svolta una prima verifica dei tecnici dell'Ufficio territoriale di Ravenna e dei Vigili del Fuoco. Oggi una nuova ispezione alla luce della quale "si è deciso di intervenire, con risorse dell'Agenzia, con un primo intervento urgente di impermeabilizzazione delle fessurazioni e, successivamente, con un altro più strutturato, in modo da mettere in sicurezza l'arginatura. A questo proposito - viene evidenziato - la Regione proporrà al commissario straordinario per la Ricostruzione, Fabrizio Curcio, un investimento da 7 milioni di euro per realizzare la seconda fase dell'intervento". Sempre sul Lamone è in programma, domani, un altro sopralluogo per verificare le condizioni del muro di via Renaccio, a Faenza, realizzato nei mesi scorsi a barriera di alcune delle zone più a rischio della città. Inoltre tecnici della Protezione Civile regionale a breve avvieranno verifiche e controlli anche su Santerno, Senio, Ronco e Montone, interessanti dalle piene dello scorso fine settimana. Da giovedì sono in corso sopralluoghi continui anche nel Bolognese, in particolare sul Reno e sui corsi d'acqua del suo bacino: Idice, Quaderna, Gaiana, Sillaro, Samoggia, Lavino, Savena, Zena, e i canali Savena Abbondanato, Navile, Diversivo. Tornando al Lamone, sta procedendo la pulizia dell'area golenale a monte del ponte di Mezzano, nel Ravennate. Mentre il Consorzio di Bonifica della Romagna ha già rimosso gran parte dei tronchi accumulati sugli argini del Ronco alla chiusa San Bartolo e, a breve, verrà predisposta l'ultima parte dell'intervento.

Thumbnail MOTORI: MotoGP, Marc Marquez domina in Argentina, il fratello Alex insegue

MOTORI: MotoGP, Marc Marquez domina in Argentina, il fratello Alex insegue

È un affare di famiglia, o per meglio dire, tra Marquez, il Gp di Argentina, con Marc che dopo il bis di successi in Thailandia (gara e sprint), chiude sul gradino più alto del podio anche nel circuito di Termas de Rio Hondo, davanti al fratello Alex e Franco Morbidelli della VR46. Con quella in terra argentina Marc centra la 90esima vittoria in carriera, eguagliando il record di Angel Nieto. Delude invece Bagnaia, che chiude al quarto posto.

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, Ciciliano, "per la stima dei danni serve tempo" | VIDEO

EMILIA-ROMAGNA: Maltempo, Ciciliano, "per la stima dei danni serve tempo" | VIDEO

Dopo l’ultima emergenza maltempo, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, è arrivato a Bologna per fare il punto della situazione al Centro operativo regionale (Cor) insieme al presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale. All’incontro hanno partecipato anche il prefetto di Bologna, Enrico Ricci, e la sottosegretaria alla presidenza della Regione con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presenti i funzionari della Protezione civile regionale che da mercoledì hanno gestito la situazione coordinando gli interventi nel territorio insieme alle istituzioni locali e ai Centri operativi comunali. Nel corso dell’incontro è stato ripercorso l’andamento dell’emergenza degli ultimi giorni ed è stata sottolineata la sinergia tra tutti i livelli istituzionali, la macchina della Protezione civile dell’Emilia-Romagna e il Dipartimento nazionale, mettendo in evidenza anche l’importanza della prevenzione e dell’allertamento fin dall’inizio, di fronte alle previsioni meteo. Precipitazioni che hanno poi interessato terreni già saturi al 90% per le piogge dei mesi scorsi. Prezioso rispetto ai dati idrometeoclimatici, il lavoro svolto da Arpae. “Abbiamo avuto un rapporto diretto e costante, una collaborazione nei momenti dell’emergenza senza la quale il risultato sarebbe potuto essere meno efficace- ha detto Ciciliano-. Per la prima stima dei danni occorre ancora tempo, dobbiamo aspettare che la situazione sul campo si definisca completamente, ma per quanto riguarda le allerte e le misure precauzionali noi non possiamo sapere in anticipo quello che accadrà, meglio quindi una scuola chiusa in più che rischiare la vita anche di una sola persona. E non ci possono essere automatismi sulle misure di emergenza: in ogni circostanza bisogna operare le necessarie valutazioni e assumersi le conseguenti responsabilità”. “Desidero ringraziare tutta la struttura di Protezione civile, con cui abbiamo un rapporto molto consolidato, come si è visto anche nella gestione di questa emergenza- ha affermato il presidente de Pascale-. Tutto quello che abbiamo chiesto in questi giorni in termini di aiuti, personale, mezzi e risorse ci è stato dato prontamente. Siamo davanti ad un evento che ha avuto uno sviluppo molto significativo anche se minore rispetto a quelli degli ultimi due anni. Tutte le opere fatte dal maggio 2023, a partire dal rafforzamento degli argini e dalla ricostruzione di quelli crollati, insieme al miglioramento dei sistemi di protezione civile, hanno dato oggettivamente i loro frutti. Ovviamente tutto questo non basta e stiamo lavorando per aumentare la sicurezza del territorio, servono aree di deflusso delle acque a protezione delle città e il piano di interventi deve proseguire nella massima collaborazione e sinergia: a breve definiremo con il Commissario Curcio e il Governo un nuovo pacchetto di opere, sulla base delle risorse disponibili. E’ la strada che abbiamo intrapreso e che dobbiamo portare avanti: su questo, penso che il nuovo rapporto di collaborazione avviato col Governo e il Commissario alla ricostruzione sarà di grande aiuto. Se parliamo di situazioni particolari, non c’è poi dubbio che il bacino del Lamone ha avuto emergenze continue e che quindi sia la priorità con nuovi interventi a monte e a valle di Faenza. La Regione ha raddoppiato le risorse per la manutenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico, da 25 a 50 milioni di euro, ma non c’è dubbio che bisogna continuare a realizzare le opere di messa in sicurezza. Dobbiamo proseguire con ancora maggiore determinazione”.  Ogni fiume in Emilia-Romagna, è stato sottolineato, ha bisogno di spazi di laminazione. In tema di delocalizzazioni, il presidente de Pascale ha spiegato che l’ordinanza è in corso di aggiornamento, soprattutto per ciò che riguarda gli indennizzi, che dovranno essere adeguati. (foto Regione Emilia-Romagna)


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