14 SETTEMBRE 2023

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14 SETTEMBRE 2023 - 16:38


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EMILIA-ROMAGNA: FI, ‘buco di bilancio nella sanità di 1mld”, Donini: "disavanzo di 300 milioni" | VIDEO

La sanità emiliano-romagnola presto si troverà a dover fare i conti con un buco di bilancio di quasi un miliardo di euro. Ad annunciarlo la consigliera regionale di FI, Valentina Castaldini, basandosi sui bilanci delle Ausl della regione. Ma l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, replica: “Il disavanzo è di 300 milioni: nessun buco”.

 

Un buco di un miliardo di euro, con cui la sanità dell'Emilia-Romagna è destinata a chiudere il 2023, in aumento del 20% rispetto agli 838 milioni dell'anno scorso. L’allarme, dati di bilancio alla mano, arriva dalla consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini. "Per avere il dato definitivo, bisognerà attendere ancora qualche giorno ma, al netto dei numeri di Modena, Ferrara e Piacenza, che arriveranno in queste ore – spiega la consigliera azzurra –, il buco di bilancio è in aumento quasi ovunque”. “Siamo a circa 730.700 euro ad oggi e, con i dati delle ultime Ausl, si arriverà al miliardo” assicura Castaldini. Le perdite maggiori, secondo i dati raccolti da Forza Italia, riguardano la Ausl Romagna, in rosso di oltre 219 milioni, quella di Bologna, sotto di 122 milioni, e l’Ausl di Reggio Emilia, con un buco di 107 milioni. Alla consigliera azzurra replica a stretto giro l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini: “Non c’è nessun buco: il disavanzo previsionale 2023 delle Aziende Sanitarie è di circa 300 milioni di euro e non di 1 miliardo come sostiene la consigliera Castaldini. Bisogna contare anche le risorse che abbiamo a copertura che portano il potenziale disavanzo a 300 milioni, disavanzo che anche quest’anno siamo impegnati a sanare come abbiamo fatto negli ultimi tre anni”. “In più - aggiunge - diciamo da diversi mesi che a livello nazionale mancano 4 miliardi per assicurare la copertura delle spese per i servizi sanitari regionali. La quota parte di quei 4 miliardi, destinata all’Emilia-Romagna, vale esattamente 300 milioni”.




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BOLOGNA: Spaccio e degrado all'Ex Stamoto, nasce il comitato dei residenti

Spaccio, microcriminalità e occupazioni abusive: i residenti che vivono nei pressi dell'ex Caserma Stamoto, a Bologna, sono esasperati e per questo hanno dato vita ad un comitato, per chiedere soluzioni definitive al degrado che da anni interessa area, da oltre 13 ettari, che il Comune, tramite un accordo con il Demanio, dovrebbe riqualificare realizzando appartamenti e parcheggi Nasce a Bologna il comitato Ex Stamoto, con una trentina di residenti, e le adesioni in aumento anche da parte di esercenti, che si sono riuniti per chiedere soluzioni una volta per tutte al degrado dentro e attorno l'immensa area dell'ex caserma Stamoto, appunto, abbandonata da anni e teatro perenne di spaccio, bivacchi, occupazioni e sgomberi. Oltre a rave party, piantagioni illegali e stoccaggio di stupefacenti. Chi vive in zona non ne può più. “Ormai da anni è soggetta a degrado, spaccio e microcriminalità che ruotano intorno a questi edifici abbandonati, che diventano ottimi nascondigli per attività illecite” spiega Barbara Consolini una delle fondatrici del comitato. Ne fa parte anche Andrea Leone, che aggiunge: “Qualche macchina danneggiata, ragazzini importunati da chi entra ed esce dall'area e poi c'è tutto il contorno di gente che va a comprare”. Il comitato chiede maggior ascolto e coinvolgimento, più sorveglianza, ma soprattutto risposte concrete, anche temporanee, in attesa che prendano forma i progetti annunciati da tempo per l'area. “Il fatto che sia chiusa -riprende Leone- è una ragione in più perchè si crei questa situazione. La recinzione ormai serve solo a loro per difendersi”. Fra le proposte, un attraversamento pedonale o dei parcheggi provvisori. “È una zona con tante scuole e anziani, c'è bisogno di tornare alla sua tranquillità” continuano i promotori del comitato. Di proprietà del Demanio, l'ex caserma è dentro un accordo fra Bologna e Roma per un progetto di riqualificazione che dovrebbe portare qui alloggi per studenti, piani di edilizia sociale e due parcheggi. “Si era parlato anche di una collaborazione con l'università -conclude Leone-. Noi come comitato vorremmo anche essere informati sullo stato di avanzamento di queste trattative”.