19 NOVEMBRE 2024

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NOTIZIA DI POLITICA

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19 NOVEMBRE 2024 - 10:50


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EMILIA-ROMAGNA: Ugolini, “resterò in consiglio regionale” | VIDEO

Resterà in consiglio regionale, ha assicurato Elena Ugolini dopo avere ammesso la vittoria schiacciante del centrosinistra. Ed ha auspicato collaborazione tra De Pascale e Meloni sul post-alluvione.

 

Ugolini resterà in consiglio regionale. "Sono stata votata e resterò in consiglio regionale". Lo ha detto la candidata del centrodestra alle elezioni regionali. "Dopo anni è fondamentale rivedere la politica come servizio al bene comune e alle persone", sottolinea Ugolini per la quale "è stato un successo già arrivare fino a qui, incontrando tante persone in modo costruttivo, questa è stata la mia vittoria". "Ho lavorato fino alla fine - prosegue - cercando di incontrare la gente. Ho trovato un grande desiderio di ascolto, tante persone che desidererebbero essere considerate non cittadini di serie B o C e ho iniziato un percorso molto bello che continueremo. Penso alle famiglie dei disabili, degli alluvionati, degli agricoltori e dei pescatori, tutte persone che mi hanno votato sapendo che si può costruire".

È stato sottolineato come esponenti politici di spicco di centrodestra non l’abbiano affiancata a risultato confermato. Ugolini ha replicato di essersi sentita sostenuta sin dall’inizio. "Mi sono sentita sostenuta dal centrodestra fin dal primo giorno in cui ho chiesto di poter essere appoggiata per questa proposta civica". Lo ha detto la candidata del centrodestra. La premier Giorgia Meloni, che la scorsa settimana non ha partecipato di persona a un incontro con tutti i leader del centrodestra a Bologna "era impegnata in una trattativa con i sindacati sulla legge finanziaria fondamentale per tutti i cittadini", ma si è collegata in videoconferenza e "ha fatto un discorso stupendo", dice Ugolini che si è sentita "appoggiata e sostenuta ogni giorno di questo mio percorso". Al comitato della candidata civica appoggiata da centrodestra, tuttavia, non ci sono parlamentari del centrodestra. A Palazzo Isolani "abbiamo deciso di fare il comitato della mia lista civica - spiega - e ci siamo sentiti con i leader del centrodestra, ma non mi sembra ci sia niente di strano".

Non si candiderà alle Comunali di Bologna del 2026, ha assicurato Ugolini, che ha anche accettato il voto dei bolognesi dove al centrosinistra è andato il 63% delle preferenze al centrodestra il 31. "Vorrei che Bologna fosse una città sicura, dove sindaco e vicesindaco si mettessero al servizio di tutti i cittadini e non solo di una parte", ha detto Ugolini. "Sul fatto che Bologna decida di dare fiducia a de Pascale e che questo sia un messaggio positivo nei confronti di Lepore, accetto il giudizio dei cittadini", ha precisato Ugolini, che ha escluso in maniera netta una sua candidatura nel 2026 come sindaco di Bologna per il centrodestra. "In questo momento non ci penso neanche", ha detto.

Sul post-alluvione è giusto che De Pascale collabori con la premier Meloni, ha detto la candidata del centrodestra alle Regionali. "Giorgia Meloni è il presidente del Consiglio, e sicuramente avrà un rapporto istituzionale con la nostra Regione. Benissimo che de Pascale, il nuovo presidente della Regione, abbia un rapporto costruttivo con il presidente del Consiglio", ha detto Ugolini, che per uno degli ultimi appuntamenti prima del voto ha scelto di andare in Val di Zena, tra le zone più danneggiate dall'alluvione, ha deciso di parlane "perché - spiega - non è giusto che della gente che vada a dormire con l paura che inizi a piovere". A sua volta Ugolini chiede la "collaborazione" del neo governatore Michele de Pascale per realizzare "alcuni punti per la nostra Regione".




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BOLOGNA: FdI e Capezzone rilanciano i valori dell’Occidente | VIDEO

Una sala gremita e un dibattito acceso hanno animato il convegno promosso da Fratelli d’Italia alla Savoyer Agency, nel cuore di Bologna. Al centro dell’incontro, temi cardine dell’attualità politica: l’immigrazione, l’identità europea e i valori fondanti dell’Occidente. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Capezzone, "Noi e loro", intorno al quale si è articolata la riflessione. Capezzone, giornalista e opinionista politico, ha difeso con forza il modello occidentale: «Il sistema in cui viviamo – un po’ di libero mercato e democrazia elettorale – sarà pure imperfetto, ma resta la forma di convivenza meno violenta che l’umanità abbia sperimentato in millenni di storia».  Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, giudicata inefficace nella gestione delle grandi crisi dell’ultimo decennio: «Dal 2008 a oggi – ha osservato Capezzone – non c’è stata una sola crisi in cui Bruxelles abbia avuto un ruolo positivo. A chi dice che serve più Europa, rispondiamo che serve piuttosto un’Europa meno invadente, che faccia meno cose e che regoli di meno». Il tema dell’immigrazione ha occupato una parte centrale del dibattito, analizzato anche alla luce dei recenti accordi bilaterali tra l’Italia e alcuni Paesi del Nord Africa. «Il nostro Paese – ha aggiunto l'eurodeputato Stefano Cavedagna – ha mostrato capacità di leadership a livello internazionale. Gli accordi con i Paesi del Sud e del Mediterraneo stanno dando risultati tangibili: più dell’80% dei migranti non aveva diritto all’asilo e oggi le partenze sono calate di oltre il 65%». Una linea politica netta, quella emersa dal convegno bolognese, in sintonia con le posizioni del partito di Giorgia Meloni, che punta su sovranità nazionale, controllo dei confini e valorizzazione delle radici occidentali. Temi destinati a restare centrali nel confronto politico nazionale ed europeo nei mesi a venire.