BOLOGNA: Emergenza casa, una legge regionale per l'autorecupero di immobili Erp sfitti | VIDEO
Bloccare le vendite all'asta in tutta l'Emilia-Romagna di centinaia di immobili di edilizia residenziale pubblica attualmente sfitti e aprire un tavolo di lavoro per arrivare ad una proposta di legge regionale per il loro autorecupero: Cobas e Plat lanciano da Bologna una nuova iniziativa per contrastare il sempre più pressante fenomeno dell'emergenza abitativa, non soltanto nel capoluogo
Blocco delle vendite e autorecupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. È la proposta firmata Cobas e Plat, piattaforma di intervento sociale di Bologna, come alternativa all'asta per la cessione di immobili Erp sfitti (13 quelli in vendita nel capoluogo da fine marzo, di qui 4 nella palazzina in zona Pilastro, sede dell'incontro con la stampa) a fronte di un'emergenza abitativa che anche sotto le Torri è sempre più pressante. Luca Simoni, portavoce di Plat, spiega: “Oggi siamo in via Grazia Deledda perché è stato aperto un bando di vendita di case Erp, dopo che nel 2022 una delibera del consiglio comunale era stata chiusa la possibilità che il patrimonio pubblico potesse essere venduto. Ma qui c'è solo una piccola parte degli immobili che la Regione mette in vendita ogni anno -continua-. Una piccola parte che noi pensiamo però sia importante bloccare e che vengano assegnate all'edilizia residenziale pubblica e alle seimila famiglie che solo a Bologna sono in attesa di una casa popolare. Noi abbiamo un'idea molto chiara, cioè una proposta di legge regionale che possa portare le centinaia e centinaia di immobili pubblici in questo momento sfitti nella nostra regione ad essere assegnati. È una legge sull'autorecupero che pensiamo possa essere non dico risolutiva per l'emergenza abitativa che attanaglia le nostre città, ma che potrebbe dare respiro a chi oggi è in attesa di una casa popolare o sta vivendo sulla propria pelle la problematica dello sfratto e del disagio abitativo”. Oltre 1500 gli sfratti previsti solo nel 2024, fra morosità incolpevole e finita locazione senza la possibilità di trovare nuovi alloggi, soprattutto se si tratta di migranti, proseguono gli attivisti, gli stessi che proprio a Bologna si sono già resi protagonisti di esperienze simili, con importanti risultati. L'ultima è quella in via Carracci 63, dove da qualche mese, altri 24 appartamenti inseriti in un piano di alienazione sono stati recuperati e oggi accolgono 110 persone. “In questo caso e in altri abbiamo dimostrato, con le nostre sole forze, che è possibile” aggiunge l'esponente di Plat. L'invito per il tavolo di lavoro che porti alla stesura del testo della legge regionale è aperto ad istituzioni e a tutte le realtà impegnato quotidianamente in questo ambito. “Leggi come questa esistono già in altre regioni, come Toscana e Lazio -conclude Simoni-. Pensiamo che una Regione come l'Emilia-Romagna, che si vanta di essere una delle più avanzate sul piano sociale e quant'altro, debba adoperarsi il prima possibile per trovare anch'essa la possibilità di avere una legge regionale che permetta appunto di autorecuperare, e non lasciare più sfitto o alla vendita, il nostro patrimonio pubblico”.
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