21 APRILE 2024

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21 APRILE 2024 - 10:22


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EMILIA-ROMAGNA: Bonaccini in Europa, parte la corsa alla successione | VIDEO

Stefano Bonaccini si candida alle elezioni europee. L’annuncio del presidente della regione lancia ufficialmente la corsa alle candidature per le nuove elezioni regionali, che potrebbero tenersi a novembre.

Così Stefano Bonaccini in un video comunicato pubblicato sui social nel quale annuncia ufficialmente la sua corsa alle elezioni europee. “Un nuovo inizio", per Bonaccini ma anche per l'Emilia-Romagna, dove dopo quasi dieci anni si apre ufficialmente la partita della successione. Con la sinistra a caccia di una nuova, forte, leadership e una destra che punterà, nuovamente, a espugnare il fortino rosso. Grandi manovre sotterranee erano già in corso, visto che senza il terzo mandato Bonaccini avrebbe comunque concluso la sua presidenza a inizio 2025, ma ora subiscono un'accelerazione perché l'ipotesi più probabile è che al voto regionale si vada in autunno. Verosimilmente a novembre.

Escluso che la legislatura termini sotto la guida della vicepresidente Irene Priolo a scadenza naturale. La stessa Priolo, attuale numero due di Bonaccini, è in pole per la presidenza. Tra i nomi più quotati l'attuale sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che però dovrebbe interrompere prima il proprio mandato. Altro nome in ascesa, Vincenzo Colla, attuale assessore regionale al Lavoro, ex Cgil. Una partita tutt'altro che locale, non ultimo perché l'Emilia-Romagna è anche la regione della segretaria dem Elly Schlein, che proprio di Bonaccini era la numero due in Regione. I nomi in campo dipenderanno dal risultato delle stesse Europee e non sarà diverso per il centrodestra che tenterà nuovamente la storica impresa di conquistare una regione dove non ha mai governato. Le ultime regionali, dove a sfidare Bonaccini fu la leghista Lucia Borgonzoni, scatenarono una campagna elettorale praticamente nazionale in cui in prima persona si spese fra gli altri leader Matteo Salvini. La platea dei pretendenti di centrodestra al momento è più sguarnita. Dopo che nelle ultime due occasioni il candidato presidente è stato espresso dalla Lega, oggi anche alla luce dei nuovi rapporti di forza nella maggioranza Fratelli d'Italia reclama il proprio turno. Galeazzo Bignami, nome più ovvio, viceministro e plenipotenziario del partito in regione, si è in più occasioni chiamato fuori.




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FIRENZE: Sanità e cura del territorio, siglato il patto tra Emilia-Romagna e Toscana

Sanità, contrasto al dissesto idrogeologico, Appennino e aree interne, cultura, turismo e innovazione. Sono alcuni degli otto punti della lettera d’intenti tra le Regioni Emilia-Romagna e Toscana sottoscritta oggi a Firenze. Il documento, che ha una validità di tre anni, è stata siglato dai presidenti Michele de Pascale ed Eugenio Giani in occasione della cerimonia di consegna del premio Pegaso d’Oro al ravennate Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana e del Gruppo La Cassa di Ravenna: un’onorificenza che la Giunta della Regione Toscana assegna dal 1993 a “coloro che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani”. “Vogliamo lavorare insieme su temi strategici per le nostre comunità- afferma de Pascale-. Abbiamo bisogno di unire le nostre forze per affrontare con incisività le sfide più importanti che ci troviamo davanti. A partire dalla difesa della salute pubblica e universalistica con la necessità di un rifinanziamento strutturale del Fondo sanitario nazionale e la rimozione dei vincoli di spesa per il personale, su cui entrambe le Assemblee legislative hanno promosso disegni di legge di iniziativa regionale. Tema centrale è l’integrazione e la connessione infrastrutturale tra i due territori, con un focus in particolare rispetto alle linee ferroviarie di collegamento, che vanno potenziate anche in un’ottica di maggiore sostenibilità e valutando la sperimentazione di tecnologie innovative. E poi il contrasto al dissesto idrogeologico, la cura e lo sviluppo dell’Appennino e delle aree montane, ambiti prioritari del nostro mandato che anche la Toscana ha tra le azioni strategiche di governo. Ancora, la promozione del turismo bianco e verde- chiude de Pascale-, la valorizzazione sinergica dei grandi eventi internazionali culturali e sportivi, e del nostro patrimonio artistico-culturale d’eccezione, apprezzato in tutto il mondo”. “La firma di questa lettera d’intenti rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la collaborazione tra Toscana ed Emilia-Romagna- sottolinea Giani-. Insieme, ci impegniamo a promuovere la sanità pubblica, potenziare le infrastrutture, valorizzare il nostro patrimonio culturale e tutelare l’ambiente. Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento al presidente Michele de Pascale per la sua visione e determinazione nel perseguire obiettivi comuni. Questa sinergia non solo migliorerà la qualità della vita dei nostri cittadini, ma servirà anche da modello di cooperazione interregionale per l’intero Paese". I principali punti della lettera di intenti A unire Emilia-Romagna e Toscana non è solo la contiguità. Tra i punti principali della lettera d’intenti la sanità per proteggere e rafforzare i due sistemi sanitari a vocazione pubblica e territoriale, l’Appennino e le aree interne con l’obiettivo di delineare strategie comuni, dai servizi per le famiglie - come la messa in rete della fruizione dei servizi scolastici ed educativi e delle infrastrutture - a quelli per le imprese; un esempio su tutti, la valorizzazione dell’area del Brasimone e il suo Centro di ricerca, riferimento nazionale ed europeo nel campo dell’alta specializzazione scientifica sulle radiazioni ionizzanti e sulle tecnologie energetiche innovative. E ancora le infrastrutture e la mobilità, con una sempre più forte integrazione tra i due territori grazie a modalità più sostenibili di connessione tra le due regioni, il contrasto al dissesto idrogeologico lavorando sinergicamente alla messa in sicurezza delle aree di confine a rischio. Poi ricerca e innovazione promuovendo e consolidando il posizionamento dei rispettivi sistemi territoriali in ambito nazionale e comunitario; senza dimenticare la collaborazione più stretta sul fronte del turismo, settore di sviluppo economico di grande rilievo per le due Regioni, della cultura, dell’ICT e del digitale. Inoltre, è prevista la costituzione di gruppi di lavoro da dedicare allo sviluppo delle tematiche, la messa a punto di un programma annuale o pluriennale di attività per la definizione degli obiettivi e dei risultati attesi, incontri periodici per monitorare l’avanzamento delle iniziative e la promozione di ulteriori tematiche su cui sviluppare nuove attività.