13 MAGGIO 2024

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13 MAGGIO 2024 - 11:55


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ROMAGNA: Amministrative, 50 Comuni al voto a giugno | VIDEO

Sono 50 i Comuni della Romagna al voto alla prossima tornata di Amministrative. Vediamo quali saranno le sfide principali nell’entroterra di Forlì-Cesena, nel Ravennate e nel Riminese.

 

Tornata elettorale accesa in Romagna dove i prossimi 8 e 9 giugno andranno al voto diversi Comuni. Tolti i due capoluoghi (ne parliamo qui QUI), sono otto nel Cesenate e dieci nel Forlivese.

Savignano sul Rubicone, potrebbe andare al ballottaggio. Qui sono tre i candidati. Il vicesindaco uscente Nicola Dellapasqua per il centrosinistra, Lorenzo Sarti per il centrodestra e il civico Luca Pirini.

Tre candidati anche a Bagno di Romagna. Il vicesindaco uscente Enrico Spighi guida una lista civica, il centrodestra presenta Olinto Bergamaschi e il centrosinistra Enzo Montalti.

Nel Ravennate si vota in 14 Comuni. Quelli con il possibile ballottaggio sono Lugo, Cervia e Bagnacavallo.

A Lugo la corsa è a quattro. Il centrosinistra candida Elena Zannoni, il civico Francesco Barone è appoggiato dal centrodestra. Candidati anche il civico Enrico Randi e Secondo Valgimigli che guida i comunisti.

A Cervia sfida a due tra Mattia Missiroli per il centrosinistra e Massimo Mazzolani per il centrodestra.

A Bagnacavallo, si sfideranno Diletta Principale del centrodestra, Matteo Giacomoni del Partito democratico e Maurizio Bragonzoni di Area liberale.

In provincia di Rimini, al ballottaggio potrebbero invece finirci Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo di Romagna in quanto hanno anch’essi più di 15 mila abitanti.

Nel primo Comune a fidare il sindaco uscente Filippo Giorgetti, di centrodesta, vi sono Ugo Baldassarri del Pd, Gianni Giovanardi e Primo Fonti. A Santarcangelo, il centrosinistra schiera Filippo Sacchetti. Mentre sono entrambi di centrodestra i contendenti Barnaba Borghini e Luigi Berlati.




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BOLOGNA: Passante, botta e risposta Bignami-de Pascale | VIDEO

Il Presidente della regione Michele De Pascale e il Sindaco Matteo Lepore hanno commentato le parole del Deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, che si è espresso sull’opera infrastrutturale del Passante di Mezzo a Bologna e sulla possibilità di non realizzarlo o sostituirlo con un ipotetico altro progetto. Tiene banco la questione legata al Passante di Mezzo, dopo le parole di Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e prima Vice ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture: “Procedere è inutile -sostiene Bignami-. Il potenziamento del nodo di Bologna va fatto, ma ho grossissimi dubbi sulla modalità con cui si vuole procedere. Va fatto il Passante sud. Anche quando ero al Governo la pensavo così.” Dichiarazioni non condivise dal Presidente della regione Michele De Pascale e dal Sindaco di Bologna Matteo Lepore, vista la versione diversa fornita dal Governo e dal Ministro Salvini, incontrato pochi giorni fa. Il Presidente della regione Emilia Romagna Michele De Pascale: "Se si va avanti con il progetto che è stato identificato, il mio obiettivo è realizzarlo entro il mio mandato di presidente della Regione. Se si riparte da zero, io e Bignami siamo giovani tutti e due, ma nessuno dei due avrà l'opportunità di vedere niente. A un certo punto, serve un'assunzione di responsabilità. Bignami non deve dichiarare che è meglio Passante di mezzo rispetto al Passante sud, io rispetto la sua opinione. A questo punto la scelta è se fare il Passante di mezzo o non fare niente. Su questo dobbiamo essere onesti intellettualmente. Uno può sostenere che piuttosto che fare il Passante di mezzo è meglio non fare niente, è un'opinione che non condivido ma che rispetto. Dire che non va fatto il Passante di mezzo, ma un'altra opera più costosa, che deve ripartire anche nel suo iter di autorizzazione ambientale non è serio perché significa prendere in giro gli elettori".