EMILIA-ROMAGNA: Europee, Bonaccini, "Ue fondamentale ma va cambiata" | VIDEO
Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e candidato alle prossime elezioni europee per il Partito Democratico (PD), ha espresso chiaramente la sua visione dell'Europa in un'intervista esclusiva con Ludovico Luongo, direttore responsabile di Teleromagna.
Il governatore ha esordito sottolineando la necessità di un cambiamento radicale nel processo decisionale dell'Unione Europea. "L'Europa che decide all'unanimità e basta, dove uno che non è d'accordo impedisce agli altri 26 di decidere, non ci piace e va cambiata," ha dichiarato. Ha criticato anche la troppa burocrazia dell'UE: "L'Europa che misura i millimetri delle zucchine e aiuta poco gli agricoltori non ci piace e va cambiata".
L'attenzione di Bonaccini si è poi spostata sull'economia, evidenziando le disuguaglianze create dalle politiche europee. "L'Europa che a volte ha premiato troppo le banche e la speculazione, e meno il lavoro e l'impresa, non ci piace e va cambiata," ha affermato, evidenziando la necessità di un maggiore equilibrio a favore del lavoro e delle imprese.
Tuttavia, il presidente dem non ha risparmiato elogi per l'Europa, riconoscendo i significativi benefici che l'Unione ha portato. Ha sottolineato come l'UE abbia determinato "l'80% dei fondi di investimento nei nostri comuni e nelle nostre regioni." Ha ricordato il ruolo cruciale dell'Europa nella gestione della pandemia, con la distribuzione rapida e gratuita dei vaccini, che ha permesso di uscire dalla crisi sanitaria.
"È l'Europa che ha permesso al sottoscritto di vivere in pace", ha detto poi con emozione, rimarcando il valore inestimabile della stabilità e della pace garantite dall'Unione. Ha evidenziato l'importanza di preservare gli spazi di libertà, democrazia e pace, principi fondanti dell'UE.
Guardando al futuro, Bonaccini ha delineato la sua visione di un'Europa sostenibile e inclusiva. Ha parlato della necessità di garantire la crescita economica e di implementare il Green Deal per una transizione ecologica che non sacrifichi il lavoro: "Vogliamo fare in modo che la crescita venga garantita, che il Green Deal della transizione ecologica sia garantito, seppur mai mettendo in contrapposizione ambiente e lavoro."
Infine, ha ribadito l'importanza di difendere le conquiste del Novecento, come le democrazie liberali e i servizi pubblici essenziali, tra cui la scuola e la sanità per tutti.
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