3 MAGGIO 2024

10:06

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3 MAGGIO 2024 - 10:06


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RAVENNA: Europee, 'Bonaccini, non scappo, ho fatto tanto per l'Emilia-Romagna | VIDEO

Stefano Bonaccini, candidato del Partito Democratico alle europee e attuale presidente della Regione Emilia-Romagna, si è espresso senza filtri durante la manifestazione di Legacoop Romagna a Ravenna a un anno dall'alluvione. Davanti a una folla attenta e curiosa, Bonaccini ha affrontato senza remore i temi scottanti della sua carriera politica e della sua candidatura alle prossime elezioni europee. Il discorso del politico emiliano è stato caratterizzato da una franca autocritica, mescolata a una forte determinazione nel difendere il proprio operato e la propria visione politica. "Mi si potrà dire che non sia stato un bravo presidente. Questo è legittimo, noi siamo in democrazia e rispetto il giudizio di tutti", ha dichiarato Bonaccini dal palco, lasciando trasparire una certa umiltà nel confrontarsi con le critiche. Il tema delle alluvioni, particolarmente sensibile in Emilia-Romagna, è stato al centro del suo intervento. Bonaccini ha ribadito il suo costante impegno nei confronti delle comunità colpite da queste tragedie naturali, respingendo le accuse di abbandonare il territorio. "Non è detto che abbiamo fatto bene, ma che ci fossimo lo rivendico, anche in quelle ore, in quei giorni, tutti i giorni", ha sottolineato, difendendo il suo ruolo e quello della sua amministrazione nella gestione delle emergenze.

La polemica sul suo ruolo nella ricostruzione post-alluvione ha trovato spazio nel suo discorso, con Bonaccini che ha espresso il suo disappunto per non essere stato coinvolto più attivamente. "Indipendentemente da cosa farò e farei in futuro, se pensano che sono così importante per gli alluvionati forse potevano anche nominarmi commissario alla ricostruzione dell'alluvione", ha commentato.

Tuttavia, non sono mancate le parole di speranza e di impegno per il futuro. Bonaccini ha accettato la sfida delle elezioni europee con grande determinazione, consapevole delle sfide che l'Europa sta affrontando. "Ho pensato giusto rispondere 'sì' alla richiesta del Partito Democratico di mettermi a disposizione in una sfida non banale", ha dichiarato, riconoscendo l'importanza di contrastare l'ascesa dell'estrema destra nel panorama politico europeo.

Infine, il politico emiliano romagnolo ha espresso la sua volontà di portare i valori e le eccellenze dell'Emilia-Romagna in Europa, auspicando un'Unione più simile alla sua regione. "Cercherò, se verrò eletto, di portare il meglio di questa terra, i suoi valori, le sue eccellenze in Europa, dicendo anche con orgoglio che se l'Europa assomigliasse un po’ di più all'Emilia Romagna sarebbe un’Europa migliore", ha concluso, manifestando la sua fiducia nel potenziale della sua terra e delle sue idee per un futuro migliore per tutti.




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EMILIA-ROMAGNA: Patto con la Toscana per sognare le Olimpiadi 2036 | VIDEO

E’ stato siglato ieri il patto tra la regione Emilia-Romagna e la Toscana, uniti per fare fronte comune su tanti temi che riguardano il governo dei rispettivi territori. Tra gli obiettivi anche il sogno olimpico. Sanità e trasporti, ma anche la gestione unica dell’emergenza alluvioni e un sogno per il 2036. Questi sono i punti fondamentali dell’accordo firmato ieri dai presidenti di Emilia-Romagna e Toscana. Una lettera di intenti che ha in cima all’agenda il sistema sanitario, con la necessità di creare un fronte comune per garantire la qualità dei servizi ai cittadini. Ma non solo: un altro capitolo importante è quello legato ai trasporti e al rilancio della rete ferroviaria: "La linea Firenze-Ravenna si interrompe a Faenza – spiega Michele de Pascale – fino a Faenza è competenza della Toscana, da Faenza a Ravenna è competenza dell’Emilia-Romagna. Ma un cittadino non percepisce il cambio di regione, né un turista che vuole visitare Firenze e Ravenna percepisce il cambio di regione. Quindi, gestire tutta quella linea in modo univoco, sia dalla Toscana che dall’Emilia-Romagna, potrebbe cambiare radicalmente la funzionalità per cittadini e turisti" C’è poi un sogno: quello delle Olimpiadi del 2036, che le regioni vorrebbero candidarsi a ospitare insieme: "Potrebbe davvero unire le nostre regioni per offrire impianti sportivi ed eventi che valorizzino i nostri territori anche sul piano ambientale attraverso lo sport – conclude Giani – perché sentiamo che il nostro territorio è decisivo per l’Italia intera. L’omogeneità dei sistemi economici, sanitari e dei servizi che riusciamo a offrire fra Toscana ed Emilia-Romagna rappresenta una guida per tutto il Paese"