24 GIUGNO 2024

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24 GIUGNO 2024 - 17:57


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BOLOGNA: Ballottaggi, un solo comune resta al centrosinistra

Nel Bolognese sono andati al ballottaggio tre Comuni, ma solo uno è rimasto nelle mani del centrosinistra. A Castel Maggiore e Pianoro c'è stato il ribaltone di due giovanissimi civici, di cui uno è un ex leghista. A Casalecchio di Reno, confermato il Partito Democratico. In tutti e tre i comuni si registra un calo dell'affluenza, che è passata da una media del 64,21% al 44,92%.
Luca Vecchiettini è il nuovo sindaco di Pianoro. Con un passato nella Lega, la sua candidatura è stata sostenuta dall'ex sindaca dem Simonetta Saliera. Non ce la fa, invece, Marco Zuffi, assessore sostenuto dal Partito Democratico e da gran parte dei partiti di centrosinistra come Italia Viva, Volt e Verdi e in testa al primo turno. Per la prima volta, Pianoro non sarà governata da una coalizione di centrosinistra. Vecchiettini ha ottenuto il 52,08% dei consensi nel secondo turno, contro il 47,92% di Zuffi.
A Castel Maggiore, trionfa il giovane civico Luca Vignoli di 'Cose Nuove per Castel Maggiore' col 57,71%, eclissando contro ogni aspettativa l’assessore dem Paolo Gurgone, che ha ottenuto il 42,29%. Al primo turno, invece, Gurgone era in testa. Vignoli sarà il primo sindaco di Castel Maggiore a non appartenere a un partito di centrosinistra dal dopoguerra.
A Casalecchio, invece, il candidato del Partito Democratico, Matteo Ruggeri, già assessore allo Sport, ha vinto con il 58,47% dei voti, confermando il vantaggio del primo turno e superando Dario Braga, ex prorettore e candidato civico, che ha ottenuto il 41,53%. 




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BOLOGNA: FdI e Capezzone rilanciano i valori dell’Occidente | VIDEO

Una sala gremita e un dibattito acceso hanno animato il convegno promosso da Fratelli d’Italia alla Savoyer Agency, nel cuore di Bologna. Al centro dell’incontro, temi cardine dell’attualità politica: l’immigrazione, l’identità europea e i valori fondanti dell’Occidente. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Capezzone, "Noi e loro", intorno al quale si è articolata la riflessione. Capezzone, giornalista e opinionista politico, ha difeso con forza il modello occidentale: «Il sistema in cui viviamo – un po’ di libero mercato e democrazia elettorale – sarà pure imperfetto, ma resta la forma di convivenza meno violenta che l’umanità abbia sperimentato in millenni di storia».  Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, giudicata inefficace nella gestione delle grandi crisi dell’ultimo decennio: «Dal 2008 a oggi – ha osservato Capezzone – non c’è stata una sola crisi in cui Bruxelles abbia avuto un ruolo positivo. A chi dice che serve più Europa, rispondiamo che serve piuttosto un’Europa meno invadente, che faccia meno cose e che regoli di meno». Il tema dell’immigrazione ha occupato una parte centrale del dibattito, analizzato anche alla luce dei recenti accordi bilaterali tra l’Italia e alcuni Paesi del Nord Africa. «Il nostro Paese – ha aggiunto l'eurodeputato Stefano Cavedagna – ha mostrato capacità di leadership a livello internazionale. Gli accordi con i Paesi del Sud e del Mediterraneo stanno dando risultati tangibili: più dell’80% dei migranti non aveva diritto all’asilo e oggi le partenze sono calate di oltre il 65%». Una linea politica netta, quella emersa dal convegno bolognese, in sintonia con le posizioni del partito di Giorgia Meloni, che punta su sovranità nazionale, controllo dei confini e valorizzazione delle radici occidentali. Temi destinati a restare centrali nel confronto politico nazionale ed europeo nei mesi a venire.