14 SETTEMBRE 2024

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14 SETTEMBRE 2024 - 09:46


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ROMAGNA: Regionali, Petitti si ricandida, "è ora della provincia unica" | VIDEO

Parliamo delle elezioni regionali. Ad affiancare la campagna elettorale di Michele de Pascale c’è anche l’attuale presidente dell’assemblea legislativa Emma Petitti, che nei nostri studi, intervistata dal direttore Ludovico Luongo, ha annunciato di ricandidarsi parlando anche della possibilità di creare una provincia unica per la Romagna. 

 

Non c’è ancora l’ufficialità ma i dubbi sono pochi: anche quest’anno Emma Petitti correrà per il consiglio regionale. L’attuale presidente dell’assemblea legislativa è pronta a sostenere il candidato del partito democratico Michele de Pascale, sposando in pieno il suo programma di governo. Concetto ribadito anche sulla nostra rete nel corso della trasmissione “Faccia a Faccia” Uno dei temi più urgenti resta quello della messa in sicurezza del territorio dopo l’alluvione del 2023, nonché della distribuzione dei giusti rimborsi per famiglie e imprese. E’ il motivo per cui, dal partito democratico, c’è una proposta per il nuovo commissario straordinario, che potrebbe succedere al generale Figliuolo.

Emilia-Romagna che potrebbe diventare il nuovo laboratorio nazionale del campo largo per il centro sinistra.

C’è poi un tema nuovo ma anche vecchissimo allo stesso tempo, quello della creazione di una provincia unica per tutta la Romagna che racchiuderebbe quasi un milione di cittadini. Non è però un percorso facile.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: "Spopolamento inevitabile", preoccupa il futuro della aree interne | VIDEO

Preoccupano le informazione contenute nel piano del governo sul rilancio della aree interne del paese. In alcune zone il declino viene definito “irreversibile”. Se ne è parlato anche in Regione «Un percorso di spopolamento irreversibile» per aree che «hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un processo di cronicizzazione del declino e dell’invecchiamento». È quanto si legge a pagina 45 del Piano Strategico delle Aree Interne, pubblicato pochi giorni fa dal Governo e contenente le linee guida per contrastare lo spopolamento delle zone interne del Paese. Il documento, oltre a illustrare i fondi stanziati – 310 milioni di euro per il periodo 2021-2027 – suddivide le aree interne in base agli obiettivi demografici: da un lato quelle su cui si può puntare per una inversione di tendenza, dall’altro quelle in cui il declino demografico viene considerato inevitabile. Un quadro che preoccupa Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Il nuovo piano del Governo legittima la rassegnazione», ha dichiarato in aula. In Emilia-Romagna, le aree interne comprendono circa 130 comuni, per un totale di oltre mezzo milione di abitanti, pari al 12% della popolazione regionale. Nel documento governativo non è specificato quali comuni rientrino esattamente nelle aree a rischio di spopolamento, ma preoccupa l’approccio, che sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone montane: nel biennio 2022-2023, si contano 100.000 nuovi residenti nelle aree montane a livello nazionale. Il rischio, secondo molti, è quello di sovraccaricare le città. «Il futuro dell’Italia non può essere scritto solo lungo le dorsali metropolitane – ha spiegato Fabbri –. Le aree interne coprono il 60% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio da valorizzare, con investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e digitale».