10 GENNAIO 2025

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10 GENNAIO 2025 - 11:41


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BOLOGNA: Tagli ai circoli Pd, c'è l'accordo con la Fondazione Duemila

Taglio del 20% delle superfici occupate ed un nuovo piano di riorganizzazione e ripianamento, della durata di 20 anni, da discutere all'interno dei circoli: sono i punti principale di un accordo sottoscritto fra Pd di Bologna e Fondazione Duemila, proprietaria di gran parte degli immobili degli ex Ds, alla luce del debito da 4 milioni di euro accumulato dalla federazione dem sotto le Due Torri

“Liberazione del 20% delle superfici attualmente in uso”, che torneranno alla Fondazione Duemila per poi essere venduti al fine di ripianare almeno in parte il debito da 4 milioni di euro accumulato negli anni dal partito, ed un nuovo piano di riorganizzazione e ripianamento della durata di 20 anni, con anche fondi provenienti dal Nazareno, grazie al due per mille, per sanare definitivamente la situazione. Il Pd di Bologna corre ai ripari, dopo che da giorni non si parla d'altro che della possibilità di tagli ai circoli nel territorio metropolitano a causa di un indebitamento senza precedenti con la Fondazione Duemila, la cassaforte ex Ds proprietaria di almeno un centinaio di immobili e terreni, trovando un accordo con la stessa, messo nero su bianco in occasione di un incontro molto affollato in casa dem. Lepore, De Maria, Taruffi, Tosiani, Mazzoni e persino il tesoriere nazionale Michele Fina: c'erano proprio tutti seduti al tavolo coi vertici della Fondazione, con lo scopo di trovare soluzioni pacifiche ad una questione inedita e certamente per alcuni versi, e conseguenze concrete, anche dal retrogusto storico per la principale componente politica di queste zone. Non è ancora chiaro quali sedi rientreranno nel 20% da dismettere messi nero su bianco ed è probabile che nella prossima direzione, il 20 gennaio, se ne saprà qualcosa in più. A rischio chiusura, però, restano i circoli storici come il Galvani, che fu di Romano Prodi, il circolo Colli di San Mamolo, l'Andrea Costa di via Bastia e il Passepartout, in pieno centro. Nel quartiere di Borgo Panigale dovrebbero chiudere o venire accorpati anche il Bizzarri e il Pertini, oltre al Giusti Ferrarini. Per quanto riguarda la provincia, a Casalecchio potrebbe chiudere il circolo “Il Ponte” e un magazzino, mentre rimarrà senza sedi Pd Galliera. Addio quasi certo, infine, anche per il centro feste di Minerbio, un capannone da 300 posti a sedere con cucina attrezzata. La Federazione provinciale -si legge in una nota- sottoporrà comunque il piano di riorganizzazione ai suoi iscritti, coi circoli che dunque saranno chiamati a discuterne nelle prossime settimane.




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EMILIA-ROMAGNA: Sanità, maggioranza compatta attorno de Pascale

Difesa, da parte delle forze di maggioranza in Regione Emilia-Romagna per la manovra di bilancio - annunciata nei giorni scorsi in una conferenza stampa dal presidente Michele de Pascale - che prevede un aumento per Irpef, ticket sanitari, Irap e bollo auto.  A manifestare sostegno al provvedimento sono i capogruppo del Pd, Paolo Calvano; di Avs, Simona Larghetti; dei Civici con de Pascale, Vincenzo Paldino e del Movimento 5 Stelle, Lorenzo Casadei. "La maggioranza in Assemblea legislativa - viene evidenziato in una nota congiunta - sostiene la manovra di bilancio presentata dal Presidente de Pascale e dalla sua Giunta esprimendo il proprio pieno supporto agli obiettivi in essa contenuti volti a garantire la tenuta e il miglioramento dei servizi pubblici regionali, a partire innanzitutto dalla salvaguardia e dal potenziamento della sanità pubblica, a fronte dei mancati finanziamenti degli ultimi anni e dei tagli imposti dal Governo Meloni, la cui strategia è accentrare ogni risorsa in grandi opere e tagliare sistematicamente la spesa agli enti locali obbligandoli a tagliare i servizi. Che vuol dire meno scuola, meno sanità, meno welfare". A giudizio dei capogruppo di maggioranza, "l'Emilia-Romagna, la Regione che ha puntato su un modello di società dove il servizio pubblico ha permesso crescita e tenuta sociale, non può cedere a questo ricatto delle destre di Governo". Di fronte a uno scenario che vede "una costante e progressiva riduzione del rapporto tra fondo sanitario nazionale e Pil", viene sottolineato in un altro passaggio della lunga nota, "il presidente de Pascale e la Giunta regionale hanno assunto una posizione di responsabilità, con l'obiettivo di proteggere i servizi essenziali per i cittadini e compensare le manovre restrittive del Governo Meloni, volte a ridurre drasticamente i servizi pubblici". Quindi, viene argomentato ancora in un altro pasaggio, "la maggioranza politica che sostiene queste riforme è compatta nel difendere un'impostazione che non si piega ai tagli imposti dall'alto, ma che reagisce con responsabilità e visione strategica per il futuro dell'Emilia-Romagna e dei suoi cittadini. La manovra nei prossimi giorni avvierà il suo percorso per l'approvazione in Aula e come non mancherà il giusto confronto tra la Giunta, le parti sociali e le organizzazioni di impresa, altrettanto come forze politiche daremo corso a momenti di ascolto e confronto per raggiungere ancor più efficacemente gli obbiettivi che il presidente de Pascale e la sua Giunta hanno indicato", conclude la nota.