18 GENNAIO 2025

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18 GENNAIO 2025 - 12:09


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EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, "alleanza con Toscana è per la sanità di prossimità"

L'alleanza tra Toscana ed Emilia Romagna "non è solo un'alleanza per la sanità pubblica, ma anche un'alleanza per la sanità di prossimità, quella che dà risposte in vicinanza e prossimità ai cittadini e che non concentra tutti gli sforzi solo negli ospedali". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. De Pascale ha evidenziato che "questo accordo è prima di tutto un elemento di continuità tra le nostre due comunità". Sulla gestione delle emergenze "fondamentale è un dovere geomorfologico perché ci sono comuni toscani che da un punto di vista idrogeografico sono in Romagna come corso delle acque e il lavoro di squadra è fondamentale. Sia io che il presidente Giani abbiamo salutato con favore la nomina dell'ingegner Fabrizio Curcio e spero che sia l'avvio di una collaborazione positiva con il governo nella gestione di questa grande emergenza. Sia in Emilia Romagna che in Toscana c'è un tema di ricondurre a una gestione comune gli eventi alluvionali che ci hanno colpito nel 2023 e nel 2024". Sui trasporti "ci sono due sistemi regionali che a volte dialogano bene e a volte possono dialogare meglio. Non vogliamo solo scaricare sul governo, vogliamo essere anche noi attivi e propositivi per cercare di fare meglio anche nel connettere, ad esempio la linea Firenze-Ravenna che fino a Faenza è competenza della Toscana e da Faenza a Ravenna dell'Emilia Romagna".

"Il Sistema sanitario nazionale ci sta crollando sulla testa. Io credo che non ci sia un cittadino italiano che in scienza e coscienza possa dire che negli ultimi anni il sistema sanitario che vive nelle sue città e nelle sue comunità è migliorato". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. "Tutti i presidenti di Regione - ha aggiunto -, tutte le sanità regionali stanno difendendo un sistema che rischia di crollare perché non c'è rapporto fra le risorse che vengono investite ed i bisogni che ci sono nelle comunità"

Il governatore De Pascale ha fatto l'esempio sul rinnovo del contratto "degli infermieri, non hanno firmato molte organizzazioni sindacali perché ritengono che l'aumento non sia sufficiente. Noi dobbiamo aumentare lo stipendio di infermieri e medici ma è chiaro che se non aumentiamo lo stanziamento di risorse per la sanità poi vengono assorbite più risorse e siamo in grado di dare meno prestazioni". Secondo il presidente dell'Emilia Romagna "il tema di aumentare le risorse in sanità è essenziale, poi c'è un tema anche di come usarle ed in questo senso Emilia Romagna e Toscana hanno un'idea molto simile di come usarle, non solo sul tema della percentuale di sanità pubblica, che è la più elevata, e che è un elemento identitario, ma anche sull'investimento territoriale. Se ci sono due Regioni in Italia che hanno investito moltissimo sulla sanità territoriale, sulla prossimità delle cure, sulle Case della salute e le Case di comunità, sono Emilia Romagna e Toscana". "In qualche cosa - ha concluso - è più vanti la Toscana e possiamo imparare noi, in qualche cosa siamo più avanti noi e possiamo contribuire a far crescere anche gli altri". 




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BOLOGNA: Caro-bus, la vicesindaca Clancy difende la decisione del Comune | VIDEO

La vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, commenta per la prima volta la decisione del Comune, che tanto sta facendo discutere in città, di aumentare da 1,50 euro a 2,30 euro il costo del biglietto dell’autobus, parlando di manovra non più rimandabile, di nuovi incentivi e scontistiche e di “reazioni comprensibili” “È una manovre che è stata rinviata il più possibile, un aumento che mancava da diverso tempo, ma sappiamo che dobbiamo potenziare il trasporto pubblico proprio per rispondere alle sofferenze che sta vivendo la città. Dunque stiamo facendo un lavoro per potenziare il servizio stesso”. Così la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, interviene per la prima volta nel dibattito che si è creato attorno ai rincari nel costo del biglietto dell’autobus a partire dal prossimo primo marzo. “Si è fatta una scelta che è quella di cercare di tutelare maggiormente chi lo usa tutti i giorni -continua - . Sia con gli abbonamenti, che hanno molta scontistica e riduzioni, di cui finora si è parlato poco, ma anche ulteriori incentivi. Si è fatto un lavoro per cercare di tutelare chi davvero utilizza principalmente il trasporto pubblico, dunque le fasce più fragili della città”. Il dialogo per individuare ulteriori fasce da sostenere è aperto, garantisce ancora Clancy a margine di un evento Cgil, dopo aspre critiche bipartisan verso Palazzo D’Accursio. “Penso che in un momento in cui i cittadini e le cittadine sono colpite da inflazione e carovita in generale c’è stata una reazione comprensibile sul singolo biglietto, ma chi lo fa è un utilizzatore sporadico -conclude – e questo forse ha distratto l’attenzione su incentivi e scontistiche, anche nuove. Sicuramente anche noi dobbiamo migliorare nella comunicazione”.