20 GENNAIO 2025

13:47

NOTIZIA DI POLITICA

DI

335 visualizzazioni


20 GENNAIO 2025 - 13:47


NOTIZIA DI POLITICA

DI

335 visualizzazioni



BOLOGNA: La bandiera di Israele esposta dal sindaco divide anche la maggioranza | VIDEO

La scelta del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di esporre sul palazzo del Comune la bandiera di Israele di fianco a quella della Palestina, divide anche all’interno della sua maggioranza. Critiche su questa decisione sono arrivate infatti arrivate da Coalizione Civica, il movimento di cui fa parte la vicesindaca Emily Clancy, duramente contestata dai Giovani Palestinesi, durante l’ultima manifestazione in favore di Gaza

La bandiera di Israele, esposta su Palazzo d’Accursio insieme a quella palestinese e della pace, divide e fa discutere anche all’interno della stessa maggioranza comunale. “Non condividiamo questa scelta. Anche se non dubitiamo che il sindaco Matteo Lepore sia mosso da buone intenzioni e dall’auspicio che si arrivi a una pace duratura. Il diritto internazionale non è stato affatto pienamente ripristinato” ha scritto in una nota Coalizione Civica, formazione alleata a sinistra del Pd, di cui fa parte la vicesindaca Emily Clancy. “La posizione del movimento è molto chiara -spiega la vice di Lepore-. Il sindaco ha fatto questa scelta perché l’aveva annunciata ai tempi per il cessate il fuoco, noi abbiamo detto cosa ne pensiamo”. La presa di posizione arriva in concomitanza con la manifestazione di domenica, dei Giovani Palestinesi, per festeggiare la tregua a Gaza. Almeno duecento i partecipanti, che con scritte e striscioni hanno puntato il dito sulle posizioni finora tenute dal Comune, con riferimenti in particolare al sindaco e alla sua vice. “È fonte di dolore vedere il proprio nome accostato alla parola “sionista” -commenta Clancy -. Né io né il sindaco lo siamo, c’è anzi un impegno per il popolo palestinese e e per la costruzione della pace. In questo momento il nostro dovere è promuovere condizioni di dialogo e di pace. Inviterei tutte e tutti a concentrarci su questo obiettivo”.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

BOLOGNA: Fdi contro i rincari di bus e sosta, al via una raccolta firme | VIDEO

Fratelli d’Italia si schiera contro i rincari, in vigore dal prossimo primo marzo, su biglietti dell’autobus e sosta in centro a Bologna, annunciando diverse iniziative, a partire da una raccolta firma e da una vera e propria forma di ostruzionismo in consiglio comunale contro la manovra, annunciando oltre 200 ordini del giorno Raccolta firme online, volantinaggio davanti alle fermate e ostruzionismo in consiglio comunale, con oltre 200 ordini del giorno per provare a fermare il provvedimento e “dimostrare la nostra netta contrarietà verso una scelta antidemocratica, ingiusta, dannosa per le categorie più fragili e inspiegabile per un servizio tutt’altro che eccellente”. Fratelli d’Italia scende in campo a Bologna contro i rincari sul biglietto dell’autobus, che da 1,50 euro salirà a 2,30 dal prossimo primo marzo, e gli aumenti delle tariffe per la sosta. Dal Comune si è parlato di manovra inevitabile, anche a causa di tagli da parte del Governo. Netta la difesa dei meloniani bolognesi. “Tper è blindata, ha ricevuto fondi ingenti dalla Regione -spiega la capogruppo in consiglio Francesca Scarano - . Ogni scelta di questa amministrazione viene giustificata con tagli governativi, non è così”. Chiamando in causa anche Coalizione Civica, ribattezzata con un lapsus Cementificazione Civica, l’europarlamentare Stefano Cavedagna aggiunge: “Ci dispiace che questa scelta incentiverà il cittadino a preferire il suo mezzo privato, con evidenti danni anche ambientali”. Critiche inoltre anche verso la Regione e soprattutto verso l’annunciato fondo per l’emergenza climatica che Palazzo D’Accursio dovrebbe finanziare con le maggiori entrate generate della manovra tariffaria. “Non lo può fare” taglia corto il consigliere regionale, Francesco Sassone.