22 APRILE 2025

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22 APRILE 2025 - 12:23


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BOLOGNA: Begaj a TR, “questo Passante non è mai stato il nostro modello” | VIDEO

Non saremo sicuramente noi a strapparci i capelli se il Passante non venisse realizzato”: è una delle risposte al prossimo Faccia a Faccia di Teleromagna del consigliere comunale di Bologna, Detjon Begaj, esponente di Coalizione Civica, seconda forza di maggioranza insieme al Pd. Tanti gli argomenti affrontati, a partire dalla situazione dei giovani detenuti al carcere della Dozza

“Eravamo preoccupati perché sapevamo a cosa sarebbero andati incontro, ovvero ad un’operazione disumana e ingiusta. Confermiamo le nostre preoccupazioni dopo la visita con i consiglieri regionali e un gruppo di parlamentari”. Dalla situazione dei giovani adulti trasferiti da diversi Ipm del Paese alla Dozza di Bologna, confermando le critiche al provvedimento, ai rapporti politici del movimento di cui fa parte. Tanti gli argomenti al centro del prossimo Faccia a Faccia di Teleromagna con Detjon Begaj, già noto per la sua militanza nei principali centri sociali della città, consigliere comunale di Coalizione Civica, seconda forza di maggioranza a Palazzo D’Accursio. Quella più a sinistra. “È un mandato in cui queste realtà hanno continuato a fare lotta e disobbedienza, con iniziative come le occupazioni abitative che non rispettano le norme di legge, però dal punto di vista sociale e delle istanze credo che bisogna esserci e ci sono stato -ha detto Begaj dai nostri studi di Bologna -. Dopodiché ci si prende anche le critiche, perché lo comporta l’essere un consigliere comunale di maggioranza”. Quanto al Passante, Begaj è netto: “Non abbiamo mai cambiato idea, non è mai stato il nostro modello. In questo momento non si capisce se si farà o meno, sicuramente non saremo noi a strapparci i capelli se non si farà”.




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BOLOGNA: Referendum, presidio del Pd davanti alla sede Rai

Presidio del Partito Democratico davanti ai cancelli della Rai di Bologna, per denunciare lo scarso spazio dedicato dalla tv di Stato ai referendum del prossimo 8 e 9 giugno, coi dem compatti a sostegno dei cinque sì. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, in città per un convegno sul welfare, si schiera invece per il no, invitando comunque i cittadini a recarsi alle urne Presidio davanti alla sede Rai Emilia-Romagna di Bologna organizzato dal Partito Democratico per denunciare, aperte virgolette, “il blackout informativo sui referendum dell’8 e 9 giugno”. Una denuncia rivolta principalmente verso il servizio pubblico, con manifestazioni in contemporanea davanti a tutti i cancelli Rai del Paese. “Noi chiediamo che si facciano dibattiti, che si dia spazio e che si dia la possibilità a tutti di essere informati su questo appuntamento così importante” spiega il responsabile organizzazione del Pd nazionale, Igor Taruffi. Il segretario regionale Luigi Tosiani parla invece di oscuramento sul tema da parte di “TeleMeloni” e sottolinea: “Si tratta di diritti fondamentali per le persone, di lavoro, la sua sicurezza, la battaglia contro la precarietà, la cittadinanza per tutte e tutti. Sono temi che toccano la vita delle persone. Il Partito Democratico ha deciso di appoggiare questi referendum e siamo pienamente in campo per questa sfida”. A sostegno del “no” tutte le forze di maggioranza in Parlamento, come ribadito sempre da Bologna, dov’era ospite ad un convegno sul welfare, dal leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi. “Chiediamo di andare a votare e di votare no -conferma – questi referendum sono sbagliati, un paradosso. Ci sono due modi per dire no, chiedere di astenersi, come fanno alcuni amici della coalizione, e quello nostro, cioè di andare a votare no. Anche perché c’è un tema di riflessione: chiediamo ai cittadini di tornare ad appassionarsi al voto come espressione della democrazia, credo che in questo momento sia anche giusto fare un invito, come facciamo noi, di esprimersi per il no, ma di andare a votare”.