EMILIA-ROMAGNA: Due anni fa le prime alluvioni, il punto sulla ricostruzione
Lavori programmati per 2,7 miliardi di euro, oltre duemila interventi sulla viabilità (nonostante la necessità di ulteriori risorse per le strade di montagna), nuove casse d’espansione in arrivo e sburocratizzazione delle procedure di indennizzo: questi i punti principali toccati dal governatore Michele De Pascale, facendo un quadro della situazione in regione a due anni esatti dalle prime alluvioni che hanno martoriato il nostro territorio
Non un modo per raccontare quanto è stato fatto, ma l’occasione per fotografe il quadro della situazione a due anni esatti dalle prime alluvioni che hanno flagellato l’Emilia-Romagna a più riprese e non dimenticare mai quanto accaduto. Così il presidente Michele De Pascale introduce il punto sulla ricostruzione senza sosta in regione, con un nuovo portale dedicato a progetti e avanzamento cantieri: 2,7 i miliardi di euro in interventi programmati solo per la parte pubblica, di 490 milioni per le opere di somma urgenza; oltre duemila gli interventi sulla viabilità per 1,36 miliardi; 52 i milioni recuperati tramite raccolta fondi e ulteriori finanziamenti in arrivo tramite il nuovo decreto, approvato a fine aprile dal Cdm, per opere fondamentali come le casse d’espansione, sulle quali De Pascale assicura tempi celeri. “Solo la priorità” garantisce. Quanto all’ormai noto tema delocalizzazioni: “Non sono obbligatorie, chi sarà oggetto di quell’ordinanza avrà la possibilità di poter avere un indennizzo. Abbiamo spronato il commissario a prevedere una cifra più alta, ma ormai siamo al punto. L’ordinanza deve uscire”. Sulle semplificazioni alle procedure di indennizzo, alle quali in molti hanno rinunciato proprio per l’eccessiva burocrazia, De Pascale dice “bisogna recuperare fiducia” e aggiunge: “Il numero di domande è imparagonabilmente più bassi rispetto a chi ha avuto danni. Ciò che abbiamo richiesto, e che sembra esserci, è una procedura ultra semplificata per importi medio-piccoli. Mi auguro che in tanti possa rivalutare la possibilità di rifare domanda”.
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