15 MAGGIO 2025

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15 MAGGIO 2025 - 16:03


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EMILIA-ROMAGNA: Due anni fa le prime alluvioni, il punto sulla ricostruzione

Lavori programmati per 2,7 miliardi di euro, oltre duemila interventi sulla viabilità (nonostante la necessità di ulteriori risorse per le strade di montagna), nuove casse d’espansione in arrivo e sburocratizzazione delle procedure di indennizzo: questi i punti principali toccati dal governatore Michele De Pascale, facendo un quadro della situazione in regione a due anni esatti dalle prime alluvioni che hanno martoriato il nostro territorio

Non un modo per raccontare quanto è stato fatto, ma l’occasione per fotografe il quadro della situazione a due anni esatti dalle prime alluvioni che hanno flagellato l’Emilia-Romagna a più riprese e non dimenticare mai quanto accaduto. Così il presidente Michele De Pascale introduce il punto sulla ricostruzione senza sosta in regione, con un nuovo portale dedicato a progetti e avanzamento cantieri: 2,7 i miliardi di euro in interventi programmati solo per la parte pubblica, di 490 milioni per le opere di somma urgenza; oltre duemila gli interventi sulla viabilità per 1,36 miliardi; 52 i milioni recuperati tramite raccolta fondi e ulteriori finanziamenti in arrivo tramite il nuovo decreto, approvato a fine aprile dal Cdm, per opere fondamentali come le casse d’espansione, sulle quali De Pascale assicura tempi celeri. “Solo la priorità” garantisce. Quanto all’ormai noto tema delocalizzazioni: “Non sono obbligatorie, chi sarà oggetto di quell’ordinanza avrà la possibilità di poter avere un indennizzo. Abbiamo spronato il commissario a prevedere una cifra più alta, ma ormai siamo al punto. L’ordinanza deve uscire”. Sulle semplificazioni alle procedure di indennizzo, alle quali in molti hanno rinunciato proprio per l’eccessiva burocrazia, De Pascale dice “bisogna recuperare fiducia” e aggiunge: “Il numero di domande è imparagonabilmente più bassi rispetto a chi ha avuto danni. Ciò che abbiamo richiesto, e che sembra esserci, è una procedura ultra semplificata per importi medio-piccoli. Mi auguro che in tanti possa rivalutare la possibilità di rifare domanda”.




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BOLOGNA: FdI e Capezzone rilanciano i valori dell’Occidente | VIDEO

Una sala gremita e un dibattito acceso hanno animato il convegno promosso da Fratelli d’Italia alla Savoyer Agency, nel cuore di Bologna. Al centro dell’incontro, temi cardine dell’attualità politica: l’immigrazione, l’identità europea e i valori fondanti dell’Occidente. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Capezzone, "Noi e loro", intorno al quale si è articolata la riflessione. Capezzone, giornalista e opinionista politico, ha difeso con forza il modello occidentale: «Il sistema in cui viviamo – un po’ di libero mercato e democrazia elettorale – sarà pure imperfetto, ma resta la forma di convivenza meno violenta che l’umanità abbia sperimentato in millenni di storia».  Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, giudicata inefficace nella gestione delle grandi crisi dell’ultimo decennio: «Dal 2008 a oggi – ha osservato Capezzone – non c’è stata una sola crisi in cui Bruxelles abbia avuto un ruolo positivo. A chi dice che serve più Europa, rispondiamo che serve piuttosto un’Europa meno invadente, che faccia meno cose e che regoli di meno». Il tema dell’immigrazione ha occupato una parte centrale del dibattito, analizzato anche alla luce dei recenti accordi bilaterali tra l’Italia e alcuni Paesi del Nord Africa. «Il nostro Paese – ha aggiunto l'eurodeputato Stefano Cavedagna – ha mostrato capacità di leadership a livello internazionale. Gli accordi con i Paesi del Sud e del Mediterraneo stanno dando risultati tangibili: più dell’80% dei migranti non aveva diritto all’asilo e oggi le partenze sono calate di oltre il 65%». Una linea politica netta, quella emersa dal convegno bolognese, in sintonia con le posizioni del partito di Giorgia Meloni, che punta su sovranità nazionale, controllo dei confini e valorizzazione delle radici occidentali. Temi destinati a restare centrali nel confronto politico nazionale ed europeo nei mesi a venire.