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Il Vangelo Della Gioia - 26/03/2023

"IL VANGELO DELLA GIOIA” Anno A. Lettura del Vangelo della Domenica e dei giorni festivi con il commento di Don Massimo Masini Parroco di San Martino in Strada, Grisignano, San Lorenzo in Noceto e Collina, Diocesi di Forlì-Bertinoro. Vangelo di Giovanni, 11,1 - 45, V Domenica di Quaresima.

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COR AD COR del 25/03/2023 - L'ANIMA E' L'INCONTRO

Rubrica religiosa condotta da Don Davide Brighi, Presbitero della Diocesi di Forlì-Bertinoro, Parroco e Docente di Teologia.

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RIMINI: Stupri di Miramare, ecco perché Butungu potrebbe presto tornare libero

CRONACA - Guerlin Butungu, condannato a 16 anni per lo stupro di gruppo di Miramare, consumato su una coppia di turisti polacchi "non ebbe un giusto processo perché gli fu negato il diritto alla difesa nella sua lingua d'origine". Per gli avvocati Liliana Lotti del Foro di Rimini e Antonio Miraglia di Santa Maria Capua a Vetere e dell'associazione 'Nessuno escluso', il processo di primo grado davanti al tribunale di Rimini potrebbe essere cancellato. "Se la revisione andrà come sperato, sarà un uomo libero da subito". Guerlin Butungu, di origine congolese, nel settembre del 2017 fu arrestato con tre ragazzini, due fratelli marocchini di 15 e 16 anni e un 17enne nigeriano, per gli stupri di Miramare. Unico maggiorenne, fu condannato in abbreviato a 16 anni, gli altri a nove anni e mezzo. "Nel carcere di Padova ha trovato una nuova dimensione - racconta Miraglia - Ha sviluppato un talento per il canto, ha preso un diploma, lavora con i disabili e da sempre si è detto innocente per quanto riguarda lo stupro in spiaggia di Miramare". Il pool di avvocati quindi presenterà davanti al Tribunale di Ancona, competente territorialmente, la domanda di revisione sulla scorta di nuove prove che attesterebbero come Butungu arrivato da poco in Italia, non fosse in grado di capire bene la lingua italiana. Nel mirino dei legali del congolese, due interrogatori: quello in Questura a Rimini e quello in carcere a Pesaro con la presenza del pubblico ministero, senza interprete. (nelle foto alcuni momenti dell'arresto e del processo)

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BOLOGNA: Inaugurazione contestata al Camplus Valverde, il nuovo alloggio per studenti

ATTUALITÀ - A Bologna il collettivo Luna ha manifestato contro l’apertura di uno studentato di lusso vista la difficolta di trovare alloggi in città per gli studenti.    Un’inaugurazione contestata quella del Camplus Valverde a Bologna, la residenza di proprietà della curia dedicata a Don Tonino Bello, che porterà 78 nuovi posti letto per gli studenti. La giornata ha dovuto fare i conti con la protesta del collettivo Luna, vista la difficoltà per gli studenti di reperire alloggi in città: non il momento giusto, secondo i manifestanti, anche per i prezzi della struttura, con stanze singole tra gli 800 e gli 850 euro e stanze doppie tra i 600 e i 650 euro. La mattinata ha visto la presenza del Ministro dell’Università Annamaria Bernini che si è fermata a parlare con i manifestanti, prima di entrare nella struttura, dando loro la disponibilità ad incontrarsi la prossima settimana. All’incontro tra studenti e Ministro parteciperà anche il Presidente della CEI, il Cardinale Matteo Zuppi, presente all’inaugurazione e che ha accolto le proteste degli studenti legate al problema alloggi. L’obiettivo è cercare di fare qualcosa in più per una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente e che ha visto già diversi studenti rivolgersi alla Caritas per chiedere aiuto.

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RIMINI: Arcigay querela il sindaco di Pennabilli dopo intervista a La Zanzara

ATTUALITÀ - Arcigay Rimini ha deciso di querelare il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini che nella puntata de ‘La Zanzara’ su Radio 24 del 22 marzo ha detto, tra le altre cose, “Se avessi un figlio gay non sarei contento ma non lo posso ammazzare". Lo rende noto l’associazione in una nota. “Le sue parole sono intollerabili in un contesto civile e democratico" dichiara Marco Tonti presidente di Arcigay Rimini. "Sentire diffamare e discriminare, con espressioni poi così violente, da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare tutta la sua comunità fa venire i brividi". Secondo Tonti si è trattato di "parole di una violenza inaudita, pare rammaricarsi che la legge gli impedisca di ammazzare un figlio omosessuale. Da una figura istituzionale non possiamo sopportare questi sottintesi gravissimi e violenti" conclude, "e poi ci prende pure in giro dicendo che lui non è omofobo, che è come dire che Dracula ha disgusto del sangue".

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