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EMILIA-ROMAGNA: Fine vita, Bonaccini, "difenderemo i nostri atti"

POLITICA - “Attraverso la consigliera regionale Castaldini, il Governo fa sapere di aver presentato ricorso al Tar contro la delibera con cui in Emilia-Romagna applichiamo la sentenza della Corte Costituzionale sul fine vita, di fronte all’assenza ormai cronica di una legge nazionale. Quindi il Governo, anziché preoccuparsi di dare una legge al Paese e alle persone che vivono in condizioni drammatiche, sceglie addirittura di boicottare l'Emilia-Romagna che attua la sentenza della Corte Costituzionale. Per la destra non basta negare un diritto alle persone sancito dalla Corte: per loro è preferibile che un paziente in condizione di fine vita debba rivolgersi ad un tribunale per vedersi riconosciuto quanto la Consulta ha finalmente sancito”. Così, in un post sui social, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Si è passato il limite. Non solo si negano i diritti delle persone riconosciuti dalla Corte costituzionale, ma si fa battaglia politica sulla pelle di pazienti che si trovano in condizioni drammatiche. L'Emilia-Romagna difenderà i propri atti e soprattutto il diritto di un paziente in fine vita a decidere per sé, senza dover chiedere il permesso al Governo e alla destra”, aggiunge.

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BOLOGNA: Emergenza casa, una legge regionale per l'autorecupero di immobili Erp sfitti | VIDEO

POLITICA - Bloccare le vendite all'asta in tutta l'Emilia-Romagna di centinaia di immobili di edilizia residenziale pubblica attualmente sfitti e aprire un tavolo di lavoro per arrivare ad una proposta di legge regionale per il loro autorecupero: Cobas e Plat lanciano da Bologna una nuova iniziativa per contrastare il sempre più pressante fenomeno dell'emergenza abitativa, non soltanto nel capoluogo Blocco delle vendite e autorecupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. È la proposta firmata Cobas e Plat, piattaforma di intervento sociale di Bologna, come alternativa all'asta per la cessione di immobili Erp sfitti (13 quelli in vendita nel capoluogo da fine marzo, di qui 4 nella palazzina in zona Pilastro, sede dell'incontro con la stampa) a fronte di un'emergenza abitativa che anche sotto le Torri è sempre più pressante. Luca Simoni, portavoce di Plat, spiega: “Oggi siamo in via Grazia Deledda perché è stato aperto un bando di vendita di case Erp, dopo che nel 2022 una delibera del consiglio comunale era stata chiusa la possibilità che il patrimonio pubblico potesse essere venduto. Ma qui c'è solo una piccola parte degli immobili che la Regione mette in vendita ogni anno -continua-. Una piccola parte che noi pensiamo però sia importante bloccare e che vengano assegnate all'edilizia residenziale pubblica e alle seimila famiglie che solo a Bologna sono in attesa di una casa popolare. Noi abbiamo un'idea molto chiara, cioè una proposta di legge regionale che possa portare le centinaia e centinaia di immobili pubblici in questo momento sfitti nella nostra regione ad essere assegnati. È una legge sull'autorecupero che pensiamo possa essere non dico risolutiva per l'emergenza abitativa che attanaglia le nostre città, ma che potrebbe dare respiro a chi oggi è in attesa di una casa popolare o sta vivendo sulla propria pelle la problematica dello sfratto e del disagio abitativo”. Oltre 1500 gli sfratti previsti solo nel 2024, fra morosità incolpevole e finita locazione senza la possibilità di trovare nuovi alloggi, soprattutto se si tratta di migranti, proseguono gli attivisti, gli stessi che proprio a Bologna si sono già resi protagonisti di esperienze simili, con importanti risultati. L'ultima è quella in via Carracci 63, dove da qualche mese, altri 24 appartamenti inseriti in un piano di alienazione sono stati recuperati e oggi accolgono 110 persone. “In questo caso e in altri abbiamo dimostrato, con le nostre sole forze, che è possibile” aggiunge l'esponente di Plat. L'invito per il tavolo di lavoro che porti alla stesura del testo della legge regionale è aperto ad istituzioni e a tutte le realtà impegnato quotidianamente in questo ambito. “Leggi come questa esistono già in altre regioni, come Toscana e Lazio -conclude Simoni-. Pensiamo che una Regione come l'Emilia-Romagna, che si vanta di essere una delle più avanzate sul piano sociale e quant'altro, debba adoperarsi il prima possibile per trovare anch'essa la possibilità di avere una legge regionale che permetta appunto di autorecuperare, e non lasciare più sfitto o alla vendita, il nostro patrimonio pubblico”.

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BOLOGNA: Aeroporto, in aumento le aggressioni al personale | VIDEO

ATTUALITÀ - Passeggeri aggressivi all’Aeroporto di Bologna: un problema in crescita, segnalato dai sindacati, con i lavoratori stanchi di subire questo trattamento durante l’orario di lavoro. In aumento le aggressioni ai lavoratori dell’Aeroporto di Bologna: una problematica difficile, già estesa anche a livello globale. Una situazione che l’anno scorso ha fatto registrare oltre 100 aggressioni tra fisiche e verbali: ad influire i ritardi, il troppo anticipo e le regole non rispettate dai passeggeri. Nonostante un investimento sulla formazione per situazioni del genere, gli addetti ai lavori sono stanchi, con molti lavoratori decisi ad abbandonare questo mestiere.

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BOLOGNA: Le case 'Popolarissime' riqualificate, nuovo padiglione e giardino | VIDEO

CRONACA - Le case popolari del Quadrilatero Scalo-Malvasia a Bologna, chiamate da sempre “le popolarissime” tornano a nuova vita con un'opera di riqualificazione che vale 8 milioni di euro. Grande festa nel nuovo giardino in comune tra gli edifici che ospiterà anche un padiglione per attività sportive, sociali ed educative. Pomeriggio di festa nel comparto Acer del Quadrilatero Scalo-Malvasia a Bologna dove è stato inaugurato il Padiglione e il nuovo Giardino delle Popolarissime. All’interno del comparto si affacciano una serie di edifici di edilizia popolare che ospitano circa 500 alloggi. Uno spazio che era diventato bersaglio di vari fenomeni di degrado e che ora è stato riqualificato grazie a un progetto promosso dal Comune di Bologna in stretta collaborazione con Acer e la Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi. Il Quartiere Porto-Saragozza assumerà la gestione del nuovo padiglione dove verranno promosse attività in ambito sociale, educativo e di promozione del benessere, rivolti alla popolazione residente negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Raccogliendo le proposte dei cittadini, grazie anche a un cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna, ha investito complessivamente circa 8 milioni di euro. All'inaugurazione, il sindaco Matteo Lepore, la vicesindaca Emily Clancy e Marco Bertuzzi, presidente Acer. "Era settembre 2021 quando nelle case Acer di via dello Scalo e via Malvasia ci trovavamo a raccogliere le denunce degli abitanti per lo spaccio e il degrado che affliggevano il comparto. Dopo un mese sarei stato eletto sindaco di Bologna. Dopo due anni di lavori e interventi abbiamo inaugurato con una festa di comunità la riqualificazione del comparto e i nuovi spazi comuni" ha detto Lepore. "Ricordo perfettamente la prima volta che andammo a fare il primo sopralluogo per renderci conto della situazione - racconta Bertuzzi - . La vecchia palestra cadeva a pezzi lesionata inesorabilmente dal sisma del 2012.  Ora il colpo d'occhio secondo me è significativo. E ripaga di molte fatiche. Adesso dobbiamo solo continuare insieme a prenderci cura di questi bellissimi spazi e di questi palazzi perché una nuova storia è appena iniziata. Dal 1935 anno di costruzione delle 'popolarissime' questo è il più importante intervento di rigenerazione urbana mai eseguito".

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BOLOGNA: Aeroporto, i sindacati chiedono premi di produzione | VIDEO

ATTUALITÀ - I sindacati chiedono un riconoscimento salariale per le lavoratrici e i lavoratori dell’Aeroporto Marconi di Bologna dopo gli ottimi risultati, tra ricavi e utili, raggiunti dal sito bolognese. Un sit-in di protesta per chiedere un premio ai lavoratori dell’Aeroporto. E’ la richiesta dei sindacati di categoria legati a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, nei confronti degli azionisti pubblici e privati, visti i numeri alti raggiunti dal sito di Bologna, che ritornano ai tempi del pre-covid, sia in termini di passeggeri (circa 10 milioni), di ricavi (oltre 145 milioni di euro) e di utile (oltre 6 milioni di euro). Un riconoscimento per quelle 1400/1500 persone tra lavoratrici e lavoratori che agiscono nell’ombra e allo stesso tempo permettono che tutto funzioni perfettamente all’interno del sito aeroportuale. "Siamo arrivati a un numero di passeggeri in linea con il periodo pre-Covid, siamo vicini ai 10 milioni. Questo ha determinato numeri importanti per lo scalo: 145 milioni di ricavi, un utile di quasi 17 milioni e investimenti per 33 milioni. Manca, però, la voce degli investimenti sul fattore lavoro: è arrivato il momento di redistribuire il valore prodotto dall'Aeroporto verso il basso", spiega il segretario della Filt, Andrea Matteuzzi. "Oggi molti lavoratori, anche dopo molti anni, stanno decidendo di abbandonare questo mestiere, perché le condizioni retributive sono tali che le persone non sono più motivate a restare. Di qui la richiesta di un premio. Ci rivolgiamo a tutti gli azionisti pubblici e privati, che incasseranno il dividendo: bisogna dare una risposta concreta ai lavoratori. E' necessario cambiare il paradigma, i lavoratori devono essere protagonisti. Oggi, in questo Aeroporto, sono fantasmi. Tutti ottengono successi, l'Aeroporto, le compagnie aeree, la città, ma dall'altra parte nessuno pensa ai lavoratori, che subiscono un grande stress per la quantità di lavoro che subiscono in queste fasi", ammonisce Max Colonna della Uil. "Nessuno credeva che dopo il Covid il traffico sarebbe già tornato a livelli normali già quest'anno. Nessuno, però, vede chi lavora per questo, chi scarica gli aerei, li pulisce, fa rifornimento, accompagna i passeggeri. Abbiamo tanti strumenti nei contratti per dare un premio a questi lavoratori. Il contratto nazionale è stato rinnovato a settembre scorso, ma l'integrativo è fermo a Bologna dal 2008. Rinnovare questi contratti è doveroso, qui ci sono gli strumenti per dare premi di produzione. Siccome società guadagnano, guadagnano, guadagnano, diamo qualcosa anche ai lavoratori", conclude Aldo Cosenza della Fit-Cisl dell'Emilia-Romagna.

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