BOLOGNA: Al Rizzoli un nuovo laboratorio per protesi personalizzate in 3D | VIDEO
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Taglio del nastro all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, dove grazie alla generosità di venti benefattori è stato inaugurato un nuovo laboratorio super tecnologico per la progettazione e la stampa in 3D di protesi e prototipi personalizzati
Inaugurato all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna un nuovo laboratorio super tecnologico per la progettazione e la stampa in 3D di protesi e prototipi personalizzati, realizzato grazie al supporto della Fondazione Rizzoli e alla generosità di un gruppo di venti benefattori, guidato dal socio fondatore Giovanni Domenichini, negli spazi un tempo occupati dal laboratorio fotografico nato insieme all'Ircss, a fine Ottocento, e oggi riadattati, in parte, anche a spazio museale, con oggetti e materiali già all'avanguardia per quei tempi. Il laboratorio sarà operativo da giugno e consentirà di trasferire, di fatto, il centro di ricerca e progettazione proprio all'interno del Rizzoli, riducendo i tempi chirurgici, rischi e fase post operatoria, coi dati dei singoli pazienti, ottenuti grazie agli esami diagnostici, dai quali gli ingegneri potranno elaborare protesi ad hoc, limitando anche i costi complessivi per il sistema sanitario. “Questo laboratorio ci fa passare da una fase sperimentale ad una strutturale” spiega Anselmo Campagna, direttore generale del Rizzoli. “Poter contare su un centro di progettazione interno significa non solo valorizzare le competenze dei nostri ricercatori, ma anche offrite ai pazienti soluzioni sempre più efficaci” aggiunge. Previsti, inoltre, spazi per un archivio e per formazione e training per gli addetti ai lavori. Costo totale: 500mila euro, di cui 122 donati dal gruppo di benefattori. “Veder realizzato in così poco tempo un progetto di questa portata è una grande soddisfazione” commenta Federica Guidi, presidente della fondazione, che conclude: “In Emilia-Romagna ci sono tanti amici, colleghi, imprenditori e non, che sono molto disponibili a restituire una parte di quello che l'Italia gli ha dato, e lo dimostrano stando vicini alla Fondazione Rizzoli”.