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RIMINI: Controlli sul lavoro, 100mila euro di multe in Riviera

CRONACA - Quattro attività irregolari, due sospese e 100.000 euro di sanzioni, il settore turistico della Riviera passato al setaccio dai carabinieri a caccia di irregolarità e lavoro nero. All'esito dei controlli quindi sono state elevate sanzioni per 100 mila euro. Sul campo impegnati nel lavoro dei controlli sul settore turistico balneare in provincia di Rimini, i militari del nucleo operativo del gruppo carabinieri tutela lavoro di Venezia, comandato dal tenente colonnello Umberto Geri. Al termine delle verifiche incrociate anche gli uffici competenti territoriali, sono state quattro le attività imprenditoriali del settore della ristorazione e alberghiero, individuate a seguito di preventiva attività info-operativa, che sono risultate irregolari. In due di queste, un albergo di Cattolica e uno di Misano, i militari hanno riscontrato l'impiego di lavoratori "in nero" in percentuale superiore al 10% della forza lavoro totale impiegata.

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TENNIS: L'Italia punta al bis in Coppa Davis, "Apriamo un ciclo" | VIDEO

SPORT - Parte oggi la nuova spedizione della nazionale in Coppa Davis: gli azzurri giocheranno già mercoledì contro il Brasile per poi affrontare anche Belgio e Olanda. Sinner non scenderà in campo, così come lo stesso Lorenzo Musetti, risparmiati dal capitano Filippo Volandri. "La vittoria dello scorso anno - precisa lui - è stata grandiosa e deve darci nuovi obiettivi: vogliamo rimanere in vetta e aprire un ciclo fatto di una squadra composta da tanti giocatori, a prescindere da quelli che poi realmente saranno presenti, ma sempre pronti ad aiutarsi l'uno con l'altro nel momento in cui uno ha una necessità o un bisogno".

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CALCIO: Colombi consola il Rimini, "Punti gettati al vento negli ultimi minuti" | VIDEO

SPORT - Il Rimini è caduto anche nella terza giornata di serie C: come ha spiegato anche il portiere Simone Colombi, i biancorossi devono alzare la soglia dell'attenzione in fase difensiva e ritrovare entusiasmo in vista del ritorno in campo previsto per lunedì prossimo nella tana della Lucchese.

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RAVENNA: Uccide la moglie poi chiama il 112 | VIDEO

CRONACA - Un uomo, classe 1946, ha chiamato il 112 dopo aver ucciso la moglie, di 77 anni, a Ravenna. E’ successo oggi in un appartamento di via Colombo Lolli, in zona stadio. Da quanto si apprende, l’uomo, Enzo Giardi, dipendente di banca in pensione, avrebbe soffocato la donna, Piera Ebe Bertini, che da tempo accudiva perché gravemente malata, nella vasca da bagno e attorno alle 13.30 avrebbe chiamato il 112 autodenunciandosi. Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso oltre ai carabinieri, il pm di turno e il medico legale. Il marito ha atteso l’arrivo dei soccorritori e delle forze dell’ordine prima di essere trasferito in caserma in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Il 78enne aveva paura - questo sarebbe il movente - che qualora non ci fosse più stato, lei non sarebbe più stata seguita in maniera adeguata. Ulteriori accertamenti sono in corso. (foto e video Argnani)

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RIMINI: Caso Pierina, Tribunale Riesame si riserva decisione su Dassilva

CRONACA - È terminata poco prima delle 15 l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna nei confronti di Louis Dassilva, il 34enne senegalese in carcere dal 16 luglio per l'omicidio di Pierina Paganelli. Dassilva era presente all'udienza e prima di essere portato via dagli agenti della polizia penitenziaria ha parlato per alcuni minuti con i suoi due legali, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Presente all'udienza il sostituto procuratore di Rimini, Daniele Paci, che ha coordinato le indagini della Squadra mobile. I giudici, chiamati a decidere se sussistono o meno i motivi per la carcerazione preventiva del 34enne, si sono riservati la decisione. Questa mattina la Procura di Rimini ha presentato nuovi elementi sul caso, tra cui una maglietta, che potrebbe corrispondere a quella che indossa l'uomo nel video di sorveglianza pochi minuti dopo la morte di Pierina, e che per gli investigatori è Dassilva, e un paio di occhiali da lavoro che potrebbero essere quelli usati dall'omicida mentre accoltellava l'anziana. "C'è stata una produzione di documenti importante, sia da parte della Procura che da parte nostra", hanno spiegato i difensori di Dassilva. "Ci sono tanti elementi nuovi portati all'attenzione del Tribunale delle Libertà, ci sono 15 allegati prodotti dall'accusa che danno risultanze importanti anche in ottica difensiva". I due legali hanno poi sottolineato che "nessuno degli elementi portati dalla Procura ci ha sorpreso, nulla di nuovo ed eclatante. Le produzioni presentate in realtà hanno portato una lettura degli atti a noi favorevole. Sono elementi che aggiungono qualcosa alla nostra linea difensiva, ossia che Dassilva non è l'ignoto che appare nel video e di conseguenza non è il killer". I legali hanno poi spiegato che sia la t-shirt che gli occhiali "sono elementi che non constano come elementi dell'udienza di oggi. Non è corretta questa ipotesi, non sono questi gli elementi nuovi emersi. Non c'è nessuna maglietta, per quanto riguarda gli occhiali è un discorso più ampio e diverso che è stato affrontato in sede di Riesame e valuterà il Tribunale. I nuovi elementi sono perizie, investigazioni difensive e tutte attività che vanno ad approfondire l'indagine".

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