BOLOGNA: Esplosione Toyota, 12 indagati in vista di una perizia
CRONACA -
La Procura di Bologna ha indagato 12 persone per l'incidente sul lavoro che ha provocato due morti e 11 feriti alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, il 23 ottobre 2024. Si tratta di iscrizioni in vista di una consulenza tecnica irripetibile, con incarico conferito il 5 maggio. Obiettivo è ricostruire la dinamica dei fatti e ricomporre l'impianto interessato dall'esplosione all'interno dello stabilimento. Si tratta, in particolare, della centrale termico-frigorifera cui era collegato un serbatoio da cui pare sia stato originato lo scoppio. Tra gli indagati anche Michele Candiani, attuale ad di Toyota Material Handling.Nei mesi scorsi sono stati recuperati i componenti del serbatoio e dell'intero impianto termico, con rilievo tridimensionale da parte del nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco Emilia-Romagna. I reperti sono in locali messi a disposizione dall'azienda. Ai consulenti tecnici Stefano Consonni (ordinario di Meccanica) Paolo Pennacchi (docente di sistemi per l'energia e l'ambiente), Roberto Bonazzi (perito industriale elettrotecnico) e Giacomo Porcellana (tecnico della prevenzione), già nominati quando sono state avviate le indagini a carico di ignoti, la pm Francesca Rago chiede adesso di ricostruire caratteristiche, dimensioni e dinamica dell'incidente, ricomporre l'impianto esploso e ricostruire progettazione, installazione e manutenzione nel tempo della centrale. All'esito, dovranno esprimersi tra l'altro sui rischi per i lavoratori o le persone all'interno dello stabilimento, le misure adottate per la prevenzione, l'adeguatezza dei sistemi di sicurezza e se fosse previsto un dispositivo in caso di guasto, e su come è stata seguita la manutenzione. Oltre a Candiani, difeso dall'avvocato Claudio Piccaglia, l'avviso della Procura è stato notificato anche a Ambrogio Bollini, ad dal 2015 al 2019 e presidente del cda di Toyota Material Handling Manufacturing Italy tra il 2018 e il 2019, Giorgio Polonio, procuratore speciale e consigliere delegato di Toyota M.H.M.I. tra 2015 e 2021. Poi Danilo Cerasi, coordinatore del gruppo di lavoro di progettazione della centrale termo-frigorifera, Tiziano Cavazzuti e Alberto Comastri, che firmarono rispettivamente la progettazione elettrica e meccanica della centrale; Gino Bettati, Giorgio Terzi, e Ettore Cantarelli, legale rappresentante, responsabile tecnico e tecnico di cantiere della Bettati Engineering Srl, impresa installatrice della centrale; Enzo Buzi e Alan Manfredini, legale rappresentante e responsabile tecnico della Termo-in Srl, ditta subappaltatrice dell'installazione della parte meccanica; Gian Mario Poli, rappresentante della Sit Srl, nominata terzo responsabile dell'impianto frigorifero. Le ipotesi sono omicidio colposo, lesioni colpose, disastro colposo. Nell'esplosione sono morti due lavoratori, Fabio Tosi, 34 anni, i cui familiari sono assistiti dagli avvocati Licia Zanetti e Alessia Patriarchi e Lorenzo Cubello, 37, i cui parenti sono rappresentati dagli avvocati Aldo Piero Garlatti e Benedetta Nefri. Anche i feriti potranno nominare i propri consulenti: sono assistiti tra l'altro dagli avvocati Simone Sabattini, Antonio Petroncini, Stefania Sacchetti. Parte offesa anche la Cgil di Bologna, con l'avvocato Franco Focareta.