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BOLOGNA: Raggirata per 700mila euro, la banca “responsabile civile”

CRONACA - Aveva affidato i risparmi ad un nipote, che si era dichiarato esperto consulente finanziario. Ma una donna, 78enne, si era ritrovata i conti svuotati: il parente è finito a processo per truffa aggravata e adesso la banca, che diede l'ok al telefono, a giugno 2018, ad un'operazione con bonifico da oltre 700mila euro dal conto della vittima a quello dell'imputato, è stata citata come responsabile civile. Lo ha deciso in udienza predibattimentale la giudice del tribunale di Bologna Gilda Del Borrello, accogliendo la richiesta della parte civile, l'avvocato Gabriele Bordoni, costituito in rappresentanza dell'anziana raggirata.     A processo si è arrivati dopo che la richiesta di archiviazione, da parte della Procura, venne respinta ed è stata disposta l'imputazione coatta, in seguito all'opposizione della persona offesa. L'imputato, un 47enne, aveva convinto la zia ad aprire un conto su una banca online dove lei aveva depositato dei soldi, ricevendo le credenziali per facilitare la gestione degli investimenti. Poi l'uomo le consigliò di aprire un secondo conto in una banca inglese, dove furono trasferiti i soldi. A giugno 2018 ci fu il bonifico dal conto dalla banca inglese a quella italiana, che la vittima credeva di aver chiuso e quindi il trasferimento dei 738mila euro al conto dell'imputato, su disposizione telefonica. La donna se ne accorse solo nel 2021, quando fece controlli su vari conti, scoprendo che quello inglese era vuoto.     E' stata quindi acquisita, su impulso della difesa dell'anziana, la registrazione della telefonata, dove si sentiva la voce di una donna giovane che parlava con gli operatori della banca per confermare il bonifico. La parte civile ha anche sottolineato come la banca non abbia seguito le corrette procedure: la somma che veniva trasferita avrebbe richiesto obblighi maggiori di verifica, essendo l'importo insolitamente elevato rispetto alla movimentazioni precedenti.

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ISTANBUL: Chiesti 24 anni per l'omicidio del 15enne Mattia Minguzzi

CRONACA - Si è svolta a Istanbul la quinta udienza del processo per l'omicidio di Mattia Ahmet Minguzzi, il quindicenne ucciso a coltellate il 28 gennaio 2025, figlio dello chef misanese Andrea Minguzzi e della violoncellista turca Yasemin Akincilar. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 24 anni di carcere per i quattro imputati, tutti minorenni, accusati di omicidio premeditato. Come si legge sulla stampa locale, durante l'udienza si sono verificati momenti di forte tensione quando la madre della vittima, vedendo gli assassini del figlio, ha urlato contro gli imputati ed è stata allontanata dall'aula. Successivamente la signora Akincilar ha dichiarato: "Non ho potuto fare a meno di sentirmi male quando li ho visti tutti e quattro insieme. È stato molto difficile". Inizialmente gli accusati erano solo due, ma una perizia ha rivelato la presenza di altri due giovani sul luogo del delitto, un mercato di Istanbul dove Mattia si era recato per acquistare accessori per skateboard. I due nuovi imputati sono accusati di favoreggiamento e concorso in omicidio premeditato, poiché la Procura sostiene abbiano agito di concerto con chi ha materialmente accoltellato il ragazzo. La sentenza è attesa per il 21 ottobre e i familiari di Mattia sperano che tutti i responsabili vengano ritenuti colpevoli e condannati.

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CESENA: Truffa ai danni di una anziana, arrestato 50enne

CRONACA - I Carabinieri di Cesena hanno arrestato un cinquantenne italiano accusato di tentata truffa aggravata ai danni di un'anziana. L'uomo aveva contattato telefonicamente la vittima, un'ultra ottantenne, spacciandosi per carabiniere e accusandola falsamente di un furto in una gioielleria locale. Il finto militare le aveva chiesto di consegnare denaro contante o oro per risolvere immediatamente la presunta denuncia a suo carico. La donna, insospettita, ha avuto la prontezza di avvisare un nipote che ha immediatamente allertato il 112. I veri Carabinieri hanno organizzato un servizio di appostamento presso l'abitazione dell'anziana, dove poco dopo si è presentato il complice per ritirare il denaro. Quando l'uomo si è qualificato come "carabiniere incaricato", i familiari si sono palesati facendolo fuggire precipitosamente, ma è stato bloccato immediatamente dai militari all'esterno dell'abitazione. Il Sostituto Procuratore di Forlì ha disposto il trattenimento del cinquantenne nelle camere di sicurezza. All'udienza di convalida, il Giudice ha confermato l'arresto applicando la misura degli arresti domiciliari nella residenza dell'uomo a Casoria, in provincia di Napoli.

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BOLOGNA: 19enne morto, scarcerato uno dei due indagati

CRONACA - Ha ottenuto gli arresti domiciliari ed esce così dal carcere Charlie Sarcinelli, 29enne arrestato il 16 maggio per la morte del 18enne Eddine Bader Essefit, tunisino deceduto la sera del 25 aprile dietro la chiesa di Sant'Andrea della Barca a Bologna. Per Sarcinelli, e per il 31enne tunisino Badredddine Krimi, suo cognato, l'accusa è omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi.     Secondo i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal pm Andrea De Feis, i due avrebbero aggredito il 19enne con calci, pugni, ginocchiate al volto e probabilmente anche con un oggetto contundente. La lite sarebbe iniziata dalla richiesta della vittima di lasciare in pace altri giovani ai quali Badreddine Krimi, secondo quanto aveva riassunto il Gip nell'ordinanza di custodia cautelare, aveva "provocatoriamente" offerto del denaro. Ora il Gip, in risposta all'istanza del difensore di Sarcinelli, avvocato Roberto D'Errico, ha disposto per lui i domiciliari. L'indagine è ormai conclusa.

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BELLARIA-IGEA MARINA: Il sindaco vuole intitolare una via a Silvio Berlusconi

ATTUALITÀ - L’amministrazione comunale di Bellaria - Igea Marina, nel Riminese, intende intitolare una via a Silvio Berlusconi, già Presidente del Consiglio, ex patron del Milan e fondatore del gruppo Fininvest. Il tratto individuato è una piccola strada che collega piazza del Popolo con le vie Caduti per la Libertà e De Gasperi. Rispondendo alle critiche dell'opposizione, il sindaco di centrodestra, Filippo Giorgetti, ha rivendicato l’importanza dell’ex premier, definendolo “un personaggio che ha creato una svolta nella imprenditoria italiana, nel mondo delle comunicazione, nello sport e nella storia politica italiana, europea ed internazionale. Una figura che ha caratterizzato, a prescindere dall’appartenenza partitica, un ventennio di politica interna ed anche estera, basata sui corretti rapporti, personali oltre che diplomatici, tra i rappresentanti delle più forti potenze mondiali”. Il sindaco ha poi ricordato il ruolo di Berlusconi nella politica internazionale: “Come non rimarcarne il messaggio di cooperazione e relazione internazionale fra Italia, Europa, Occidente, Russia e Medio Oriente soprattutto in questo periodo in cui si critica l’Europa per carenza di rappresentatività e scelte unitarie, temi che Berlusconi evidenziava già decenni fa?”, ha spiegato. Sulle tempistiche, Giorgetti precisa che non vi è urgenza: “Aspettiamo l'autorizzazione della Prefettura, non c'è un'urgenza particolare. Non appena ci sarà dato il via libera, procederemo. Si tratta solo di cambiare nome a un tratto di strada già esistente”. Attualmente, salvo deroghe autorizzate, le normative prevedono che per l'intitolazione di una via ad un personaggio debbano passare dieci anni dal decesso.

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