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RIMINI: Inaugua il Sigep, attese presenze record | VIDEO

ATTUALITÀ - Inaugura oggi a Rimini il Sigep, il salone della pasticceria artigianale. Attese presenze record con espositori provenienti da tutto il mondo.

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EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, "alleanza con Toscana è per la sanità di prossimità"

POLITICA - L'alleanza tra Toscana ed Emilia Romagna "non è solo un'alleanza per la sanità pubblica, ma anche un'alleanza per la sanità di prossimità, quella che dà risposte in vicinanza e prossimità ai cittadini e che non concentra tutti gli sforzi solo negli ospedali". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. De Pascale ha evidenziato che "questo accordo è prima di tutto un elemento di continuità tra le nostre due comunità". Sulla gestione delle emergenze "fondamentale è un dovere geomorfologico perché ci sono comuni toscani che da un punto di vista idrogeografico sono in Romagna come corso delle acque e il lavoro di squadra è fondamentale. Sia io che il presidente Giani abbiamo salutato con favore la nomina dell'ingegner Fabrizio Curcio e spero che sia l'avvio di una collaborazione positiva con il governo nella gestione di questa grande emergenza. Sia in Emilia Romagna che in Toscana c'è un tema di ricondurre a una gestione comune gli eventi alluvionali che ci hanno colpito nel 2023 e nel 2024". Sui trasporti "ci sono due sistemi regionali che a volte dialogano bene e a volte possono dialogare meglio. Non vogliamo solo scaricare sul governo, vogliamo essere anche noi attivi e propositivi per cercare di fare meglio anche nel connettere, ad esempio la linea Firenze-Ravenna che fino a Faenza è competenza della Toscana e da Faenza a Ravenna dell'Emilia Romagna". "Il Sistema sanitario nazionale ci sta crollando sulla testa. Io credo che non ci sia un cittadino italiano che in scienza e coscienza possa dire che negli ultimi anni il sistema sanitario che vive nelle sue città e nelle sue comunità è migliorato". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. "Tutti i presidenti di Regione - ha aggiunto -, tutte le sanità regionali stanno difendendo un sistema che rischia di crollare perché non c'è rapporto fra le risorse che vengono investite ed i bisogni che ci sono nelle comunità" Il governatore De Pascale ha fatto l'esempio sul rinnovo del contratto "degli infermieri, non hanno firmato molte organizzazioni sindacali perché ritengono che l'aumento non sia sufficiente. Noi dobbiamo aumentare lo stipendio di infermieri e medici ma è chiaro che se non aumentiamo lo stanziamento di risorse per la sanità poi vengono assorbite più risorse e siamo in grado di dare meno prestazioni". Secondo il presidente dell'Emilia Romagna "il tema di aumentare le risorse in sanità è essenziale, poi c'è un tema anche di come usarle ed in questo senso Emilia Romagna e Toscana hanno un'idea molto simile di come usarle, non solo sul tema della percentuale di sanità pubblica, che è la più elevata, e che è un elemento identitario, ma anche sull'investimento territoriale. Se ci sono due Regioni in Italia che hanno investito moltissimo sulla sanità territoriale, sulla prossimità delle cure, sulle Case della salute e le Case di comunità, sono Emilia Romagna e Toscana". "In qualche cosa - ha concluso - è più vanti la Toscana e possiamo imparare noi, in qualche cosa siamo più avanti noi e possiamo contribuire a far crescere anche gli altri".

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RAVENNA: “Violentata dall'ex”, a lui applicato braccialetto

CRONACA - Il Gip del Tribunale di Ravenna ha applicato a un 34enne disoccupato residente a Massa Lombarda, nel Ravennate, e di origine straniera, il braccialetto elettronico con divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri e di comunicare con ogni mezzo con una giovane residente a Imola (Bologna) con cui aveva avuto una relazione nascosta. L'uomo - come riportato dai due quotidiani locali - è accusato di violenza sessuale, stalking, lesioni personali e danneggiamenti aggravati nei confronti della ragazza con la quale aveva avuto una relazione tra il 2022 e il 2024. L'indagato, difeso dall'avvocato Francesco Furnari, nell'interrogatorio di garanzia di ieri mattina, davanti al giudice Corrado Schiaretti ha respinto tutti gli addebiti mossi argomentando la sua posizione. Il caso era arrivato nelle mani dei carabinieri della Stazione di Lugo la notte del 29 dicembre scorso quando una pattuglia del Radiomobile era intervenuta in un parcheggio su richiesta della ragazza - dipendente di un locale della Bassa Romagna - la quale aveva lamentato di essere stata obbligata dall'ex a salire in auto e di essere poi stata violentata. Per lei, il referto del pronto soccorso aveva restituito una prognosi di 20 giorni per abrasioni sparse e per un lieve trauma cranico. L'ex, a suo dire, le aveva pure danneggiato il cellulare per impedirle di chiamare le forze dell'ordine. Davanti ai militari aveva quindi parlato di pregresse vessazioni tra continue telefonate per controllarla, pedinamenti fino a casa e sul posto di lavoro, abusi anche con l'obbligo di assumere cocaina o sotto minacce di morte, o di mostrare video dei loro rapporti. L'uomo - sempre secondo la denuncia - si sarebbe spinto ad abusarla sul posto di lavoro approfittando del fatto che in quel momento ci fosse solo lei dentro.

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FAENZA: “L’angelo necessario”, al MIC una mostra dedicata a Giacinto Cerone” | VIDEO

ATTUALITÀ - A vent’anni dalla sua scomparsa, dal 18 gennaio al 27 aprile 2025, il MIC di Faenza dedica all’artista Giacinto Cerone - di cui possiede diverse opere nella propria collezione - una grande mostra a cura del critico d’arte Marco Tonelli che “riscopre” l’artista e raggruppa oltre quaranta sculture di vari materiali e periodi, più una serie di oltre trenta disegni (alcuni di grande formato). Giacinto Cerone (1957-2004) è stato uno dei più originali e liberi scultori italiani, lontano da raggruppamenti, scuole, movimenti, stili o mode del momento. L’irruenza del suo linguaggio si misura a partire dai differenti materiali impiegati sia nella produzione scultorea (legno, ceramica, plastica, metallo, marmo, gesso, pietra) che in quella disegnativa, per lo più indipendente dalla realizzazione delle opere plastiche, oltre che nell’uso di tecniche legate alla velocità e alla gestualità. Faenza è stata per Cerone una meta preferenziale fin dal 1993, quando cioè presso la bottega Gatti ha realizzato una serie di ceramiche smaltate utilizzando tecniche di lavoro forse poco ortodosse ma di forte espressività e sperimentando un grande varietà di colori e forme. La mostra privilegia il modo stesso di operare di Cerone: per serie tematiche (come nelle rosse Malerbe, i Fiumi vietnamiti, i Gessi) o per singole opere dal carattere emblematico e per certi versi iconico e funerario (come Cenacolo e Ofelide). È in questa tensione che si gioca, nella diversità dei materiali, la struttura curatoriale della mostra "L’Angelo necessario", quella sorta di “figura approssimativa”, “intravista, o vista un istante” descritta dal poeta statunitense Wallace Stevens e spesso delineata in modo inafferrabile nelle imperfette e liminali figure della statuaria interrotta di Cerone. La mostra realizzata col coordinamento scientifico dell’Archivio Cerone e il sostegno di collezionisti privati vuole delineare la figura di uno scultore a tutto tondo e di una scultura totale (capace di distendersi orizzontalmente o addossarsi alle pareti), senza resti, di un artista attento anche al modo di installare le proprie esposizioni come fossero esse stesse opere in sé. L’allestimento della mostra "L’Angelo necessario", intende così riflettere il procedere di Cerone come fosse un gesto unico, senza soluzione di continuità tra materia e forma, vita e morte, pur nella diversità dei materiali e delle “sale” tematiche ricreate sfruttando la configurazione stessa dello spazio espositivo. “Giacinto Cerone ha affrontato nella sua intera opera temi contrastanti - dichiara Marco Tonelli -  e profondi della nostra cultura: la vita e la morte, la ferita e la bellezza, l’abbandono e la reazione, simboleggiati da figure rotte, ricomposte, totemiche e funerarie, elegiache e impulsive, rigide e vitali. Potremmo leggere la sua produzione come un sismografo di inquietudini private e ansie collettive, spesso rimosse per quieto vivere o soffocate da apparati normativi. Il suo è stato un atto totale che, come scriveva Carmelo Bene riferendosi ai geni creativi, era anche “giocare altrove”, soprattutto per chi voglia ancora oggi comprenderlo e condividerne le sollecitazioni esistenziali”.

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RAVENNA: Ferrovie, protesta sindaci e pendolari per disagi sulla Faentina

ATTUALITÀ - I sindaci e i cittadini dei territori interessati dalla Faentina, quindi del Mugello e della valle del Lamone, ma anche alcuni comuni della Valdisieve, scendono in piazza per protestare contro i disservizi e rilanciare un'attenzione sulla linea. L'appuntamento è per il 2 febbraio, alle 10, ai giardini Dino e Sibilla della stazione di Borgo San Lorenzo (Firenze). L'iniziativa, si spiega in una nota, nasce per tenere alta l'attenzione sui disagi con cui ogni giorno devono fare i conti, tra cancellazioni e ritardi dei treni e convogli affollati, e per lanciare un "Manifesto per la Faentina" chiedendone la sottoscrizione alle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, con impegni immediati e più strutturali. Tra i Comuni aderenti, anche Brisighella e Faenza. Partecipano inoltre i sindacati Cgil Cisl e Uil, le associazioni di categoria Cna, Confcommercio e Confesercenti, oltre ad associazioni giovanili del territorio e tre comitati pendolari. Le amministrazioni e i vari soggetti aderenti raggiungeranno Borgo San Lorenzo in treno. "Quello della Faentina, ormai da tempo, non è più un servizio ma un disservizio: chi deve prendere questa linea ferroviaria per raggiungere il posto di lavoro o di studio - dice Tommaso Triberti, sindaco di Marradi presidente dell'Unione montana dei Comuni del Mugello promotrice dell'evento assieme al Comitato pendolari 'Mugello attaccati al treno' - deve affrontare ritardi o cancellazioni che rendono impossibile programmare uno spostamento". "Invitiamo i cittadini a unirsi alle amministrazioni comunali, ai comitati, alle associazioni di categoria e ai sindacati - aggiunge - per far sentire la loro voce: questa è una battaglia di un intero territorio che possiamo e dobbiamo fare tutti insieme per ottenere un reale servizio per le nostre comunità".

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