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RIMINI: Cittadino del Burkina Faso violento, rimpatriato da polizia

CRONACA - Un cittadino del Burkina Faso è stato accompagnato presso il suo Paese di origine con una scorta internazionale composta dagli agenti della questura di Rimini, della Polaria di Rimini e della questura di Firenze. Il provvedimento di revoca dello status di protezione sussidiaria era stato emesso a giugno dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo ed è stato eseguito ieri dall’Ufficio immigrazione. Il 39enne, gravato da precedenti di polizia, era stato arrestato nell’aprile del 2024 per rapina e resistenza a pubblico ufficiale dopo, che sul lungomare di Rimini, aveva sottratto un monopattino a un minore colpendo con calci e pugni, nel tentativo di fuggire, gli agenti intervenuti. Nel febbraio di quest’anno è stato poi sorpreso aggirarsi tra le autovetture di una via dello stesso comune con una lama. Dopo la fuga, è stato rintracciato dalle forze dell’ordine e trovato in possesso di un coltello a serramanico, perciò è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. La Commissione ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di rimpatrio e il divieto di reingresso in Italia per 5 anni.

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CESENA: Il faentino Mauro Taroni "re" dei cappelletti a Mercato Saraceno | VIDEO

ATTUALITÀ - È il faentino Mauro Taroni il vincitore della settima edizione della gara dei mangiatori di cappelletti che si tiene ogni anno a metà novembre al ristorante Ponte Giorgi di Cella di Mercato Saraceno. Con una tattica d'attacco, a forza di rilanci da 100, poi 50 e infine 25 cappelletti ha demolito la resistenza degli altri 22 concorrenti provenienti da tutta la Romagna e anche da fuori. Alla fine ha divorato 425 cappelletti, corrispondenti a due chili e 125 grammi di cappelletti preparati secondo la ricetta che mamma Ines ha trasmesso a Guglielmo Giorgi, primo cuoco dello storico locale, che insieme a caciotta e Parmigiano Reggiano prevede nel ripieno carni di maiale, vitello, pollo, prosciutto crudo e mortadella. Nell'ultimo round, Taroni ha battuto il parmigiano Daniele Gallone che si è fermato a 421. Terzo Federico Astolfi di Santarcangelo che si è arreso a quota 350. Taroni aveva vinto nel 2024, Gallone nel 2023, entrambi con 350 cappelletti. In gara c'era anche una ragazza, Sara Maioli di Cesena che si è arresa dopo aver mangiato 188 cappelletti. Per tutta la serata, condotta da Genea Giorgi col coordinamento di Marzia Gori, i concorrenti sono stati sostenuti dai fan con un tifo da stadio. Per tutti c'è stata una maglietta celebrativa e la promessa della rivincita nel 2026. Mauro Taroni ha vinto con la stessa tattica dello scorso anni, ingurgitando a grande velocità tutti i cappelletti nel piatto, costringendo gli altri concorrenti ad affrettarsi per finire il round entro il tempo limite di cinque minuti.

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TG SERA - 18/11/2025

Le notizie più importanti del territorio, con approfondimenti e rubriche, a cura della redazione giornalistica. TG SERA#18/11/2025


RIMINI: Caso Pierina, Loris Bianchi, “potrebbe essere stato Louis”

CRONACA - Nella deposizione di fronte alla Corte d’Assise del tribunale di Rimini nel processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, Loris Bianchi è stato incalzato dal pm Daniele Paci circa i suoi sospetti sull’imputato Louis Dassilva. In particolare, gli è stato chiesto conto della frase “Giustizia è stata fatta” che ha riferito di avere detto dopo l’uccisione di Pierina. “L’ho detto tre volte – ha dichiarato -, la prima a Louis Dassilva appena arrivato in via del Ciclamino” dopo il ritrovamento del corpo. “Dicendogli una frase del genere, cercavo uno sguardo compiaciuto. Pensavo che una persona che amava tanto mia sorella, potesse andare in protezione sapendo quello che mia sorella stava vivendo. Louis amava mia sorella”. Sua sorella Manuela Bianchi, nuora di Pierina, aveva una relazione extraconiugale con Dassilva. La stessa frase l’avrebbe poi ripetuta a Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva. “Valeria ha risposto: no dai, queste cose qui non si augurano ad una persona”. La terza volta l’ha riferita nella sala d’attesa della questura. Inoltre “mia sorella mi confermò di un sospetto su Louis” in merito all’incidente stradale occorso al marito Giuliano Saponi, avvenuto qualche mese prima dell’omicidio di Pierina. “Aveva paura che la sua relazione avesse ucciso suo marito”. La mattina del ritrovamento del cadavere, “mi chiamò Louis, mi disse che Piera era stata ritrovata quasi morta”. La telefonata era delle 8:36.  Bianchi ha poi raccontato di non essere ben visto dal cognato: “Non c’era un bel clima, perché quando arrivavo a casa loro, non ero ben accetto", ha detto. Bianchi ha anche precisato di avere iniziato a prendere psicofarmaci nel giugno del 2023, “quindi a volte le mie dichiarazioni non erano chiare”, ha ammesso in riferimento a quanto disse in questura.

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RIMINI: Rapine a mano armata sul lungomare, arrestati

CRONACA - La Polizia di Stato ha arrestato due giovani accusati di quattro rapine avvenute nella notte del 29 giugno sul lungomare di Rimini. A quanto si è appreso i due - un ventisettenne di origine nordafricana senza fissa dimora e un ventiduenne riminese, entrambi già noti alle forze dell'ordine - sono stati rintracciati a Pesaro e Sondrio e portati nelle carceri di Rimini e Sondrio in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Le rapine si erano verificate tra le 3 e le 4.30 del mattino a danno di turisti italiani e stranieri. Le vittime venivano avvicinate con la scusa di chiedere una sigaretta o un accendino, poi minacciate con un coltello a serramanico e derubate di telefoni cellulari, denaro ed effetti personali. Durante gli episodi i due avrebbero puntato l'arma verso le vittime e, in un caso, avrebbero minacciato di accoltellare il cane con cui uno dei malcapitati stava passeggiando. L'indagine della Squadra Mobile di Rimini è partita da un controllo effettuato quella sera nei confronti del cittadino di origine nordafricana. Gli investigatori hanno analizzato le immagini del circuito di videosorveglianza comunale e delle telecamere private, raccolto le dichiarazioni delle vittime e verificato i controlli sul territorio effettuati dalle pattuglie. I due sono stati formalmente riconosciuti dalle persone rapinate. L'operazione di ricerca che ha portato agli arresti è stata condotta dagli agenti dell'Antirapina della Squadra Mobile di Rimini, con il supporto della Squadra Mobile di Sondrio per il rintracciamento di uno dei due indagati, che si trovava temporaneamente a casa della compagna.

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