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CATTOLICA: Pnrr e sanità, inaugurati nuovi poliambulatori | VIDEO

ATTUALITÀ - Oltre 3 milioni di euro dal Pnrr per realizzare l’ospedale di comunità e riqualificare il Cervesi di Cattolica. A disposizione dei cittadini 16 posti letto, oltre a nuovi poliambulatori.   Hanno aperto a Cattolica, in via Mentana, i nuovi poliambulatori di medicina specialistica. Un intervento che si affianca, sullo stesso territorio, alla realizzazione dell’Ospedale di comunità presso il Cervesi. Lavori importanti dato che interessano il 20% della superficie del nosocomio. Previsti 16 posti letto. Degli oltre 3 milioni di euro a disposizione dal Pnrr, 1,6 sono destinati al miglioramento sismico della struttura. “Un quarto di secolo fa ho reinternalizzato l’ospedale Cervesi – ricorda il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori -, mi pare che interventi per oltre 3 milioni di euro siano un significativo segno di quanto abbiamo a cuore questa struttura dove fra l’altro abbiamo pure eccellenze quali ortopedia della spalla o la struttura semplice Fisiopatologia della riproduzione, senza dimenticare il Cau che viaggia verso i 500 accessi a settimana, fra l’altro con bassi livelli di trasferimento al Pronto Soccorso, quindi a conferma di come i cittadini siano attenti e consapevoli delle peculiarità del servizio. Il nostro non è mai stato un approccio tecnocratico, ma di forte dialettica con le amministrazioni locali, quelle che sono a stretto contatto con la popolazione, un elemento di arricchimento, e la permanenza di servizi, non la cancellazione, dice che al centro dell’attenzione vi sono le necessità di una comunità. Senza un prima e un dopo, un ospedale non ha senso. La salute è data da tante componenti, noi siamo per una sanità che consenta a una comunità di esprimere il massimo delle sue possibilità. E pertanto continueremo in questa opera dialettica e di franca collaborazione con le amministrazioni locali per garantire ai cittadini i bisogni di salute”.

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BOLOGNA: Processo Amato, l'oculista, “A Isabella forse sfuggita mano con farmaci” | VIDEO

CRONACA - Sicuro di sé, prolisso, con divagazioni lunghissime e interruzioni continue alla pm e anche al presidente della Corte d'Assise. Il medico oculista Giampaolo Amato, accusato di aver ucciso con un mix di farmaci, nell'ottobre del 2021, prima la suocera Giulia Tateo, poi la moglie Isabella Linsalata, si è difeso con determinazione durante il suo esame come teste. Vediamo E' durata oltre 10 ore l'udienza del processo a Bologna, in Corte d'Assise, che vede sul bando degli imputati il medico oculista Giampaolo Amato, con l'accusa di aver ucciso con un mix di farmaci, nell'ottobre del 2021, prima la suocera Giulia Tateo, poi la moglie Isabella Linsalata. “Io non so perché sono stati trovati questi farmaci nei corpi di mia moglie e mia suocera – si è difeso Amato – ma so che io non ho mai somministrato loro nulla”. “Non penso che Isabella, in modo razionale, aumentasse i dosaggi dei farmaci che prendeva ma magari, in modo inconsapevole, le è scappata la mano”. Secondo la Procura, però, a uccidere le due donne non sono stati l'antidepressivo e l'ansiolitico che prendeva la moglie ma un cocktail di due farmaci, il Midazolan e il Sevoflurane, che vengono utilizzati in sala operatoria. Amato che dapprima aveva sostenuto di non conoscere questi due medicinali ha ammesso incalzato dalle domande della pm, Morena Plazzi, di sapere in quali casi venivano usati e che, durante il Covid, lui e gli altri medici coinvolti nell'emergenza dovevano trascriverli nella cartella clinica dei pazienti quando ormai non c'era più niente da fare. Sapevo che si utilizzavano – ha riconosciuto – per accompagnare a una morte senza sofferenza ma non li ho mai utilizzati, né so come si fa”. Importante è stata anche la testimonianza della psicologa da cui si recava la moglie di Isabella Linsalata che ha riportato i sospetti della donna sullo strano sapore delle tisane che le preparava il marito. Amato, rispondendo ai giudici, ha continuato a negare anche l'omicidio della suocera e di essere salito nel suo appartamento ma la app del suo orologio da polso ha registrato, per quella notte, un movimento in ascesa.

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FORLÌ: Bazar di droga in casa, arrestato un 64enne

CRONACA - I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, nel Forlivese, hanno arrestato un uomo di 64 anni, residente in un centro della valle del Bidente, con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione è scattata dopo una serie di servizi di osservazione e numerose informazioni raccolte sul territorio. I militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’indagato, scoprendo un vero e proprio bazar della droga. Sono stati così sequestrati circa 170 grammi di cocaina, parte della quale già suddivisa in dosi pronte per essere vendute, 90 grammi di hashish e un grammo di marijuana. Inoltre, sono stati rinvenuti materiali per la pesatura, il frazionamento e il confezionamento delle sostanze stupefacenti, nonché 1.660 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività illecita. Dopo le formalità di rito, il 64enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari. La misura cautelare è stata confermata dal giudice competente durante l'udienza di convalida. Le indagini proseguono per accertare ulteriori dettagli sulla rete di spaccio.

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FORLI': Dottor Vicini "uomo di fiducia" del sindaco Zattini | FOTO

ATTUALITÀ - Il Dott. Claudio Vicini entra a far parte a titolo gratuito della nuova squadra del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini. Il primo cittadino, reduce dalla vittoria al primo turno alle ultime elezioni amministrative, lo ha nominato mercoledì mattina - alla presenza del segretario generale del Comune di Forlì, Luca Uguccioni - consigliere di fiducia con particolare riferimento al miglioramento e allo sviluppo delle politiche sanitarie locali. “Con questo provvedimento abbiamo voluto dare una veste giuridica al ruolo che rivestirà il Professor Vicini nei prossimi anni. Il suo è un gesto di grande generosità. La sua professionalità ed esperienza sono note a tutti, con un curriculum di rango internazionale che in pochissimi possono vantare. I suoi consigli saranno l’arma in più per affrontare i temi della sanità, che cambiano alla velocità della luce e si prospettano sempre più delicati e dirimenti per la tenuta della nostra comunità. Insieme, metteremo a terra tutte le energie migliori per risolvere e affrontare le tante criticità maturate dopo il covid. Lavoreremo in tutti i modi e con tutti gli strumenti possibili affinché la sanità forlivese rimanga un’eccellenza a livello nazionale ed internazionale. A livello locale, ci attendono le sfide della nuova casa della salute, il rafforzamento del corso di laurea in medicina in chirurgia, la ricostruzione di un disegno unitario attorno all’Ausl Romagna e il potenziamento del pronto soccorso di Forlì.” “Ringrazio il sindaco Zattini per la fiducia e una collaborazione che è figlia di una lunga amicizia” - commenta il Prof. Claudio Vicini. “L’auspicio è di essere degno di questo incarico. L’obiettivo è quello di presidiare insieme e in maniera ancora più precisa e attenta il tema della sanità, fonte di grande preoccupazione per i nostri cittadini. Una sanità di cui vado fiero, fatta di tanti professionisti ed eccellenze, ma che tuttavia ha bisogno di grande manutenzione.”

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MONTECOPIOLO: Impianto di risalita, sindaco, “a dicembre si potrebbe già sciare” | VIDEO

ATTUALITÀ - Un nuovo impulso al turismo dell’entroterra riminese potrebbe arrivare dalla riapertura dell’impianto di risalito di Montecopiolo, sul Monte Carpegna. Per il sindaco Pietro Rossi, già dal prossimo inverno si potrebbe tornare a sciare, burocrazia permettendo.   Sciare guardando il mare, sempre che ci sia la neve. Ma anche senza neve, l’impianto di risalita di Montecopiolo potrebbe essere sfruttato da escursionisti e amanti della bicicletta dando così un nuovo impulso al turismo della Valmarecchia. Di recente passato alla provincia di Rimini, il piccolo borgo ai piedi del Monte Carpegna sta per divenire proprietario della seggiovia chiusa da anni. “Bisogna andare da un notaio e per poter catastalmente dichiarare che quella proprietà del Comune di Montecopiolo – spiega il sindaco Pietro Rossi -. Una volta in nostra proprietà possiamo accedere a fondi regionali e con quelli ripristinare per poi poter renderla funzionante”. Per ripristinare l’impianto serve un’intesa con la Regione, e d’intralcio potrebbero essere le prossime elezioni regionali in autunno, afferma il sindaco. “Purtroppo, come sappiamo, la burocrazia è sempre tanta e molto lenta”, afferma Rossi. Ma “se l'impegno della Regione viene mantenuto anche dalla Giunta che ci sarà dopo le elezioni, sicuramente entro questo inverno l'impianto può essere di nuovo in funzione”. Le ricadute sul turismo potrebbero essere importanti per tutta la valle. “Sicuramente può portare un nuovo flusso turistico e creare così un indotto intero per la Valmarecchia”.

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