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MISANO: Torna il Piano Festival, la 32ma edizione dal 6 agosto

ATTUALITÀ - Il Misano Piano Festival, nato nel lontano 1993 unendo masterclass di alto perfezionamento ed una ricca rassegna concertistica, si aprirà il 6 agosto nella Chiesa dei SS Biagio ed Erasmo di Misano Monte, sede tradizionale della manifestazione e anche quest’anno abbraccerà differenti luoghi delle antiche terre malatestiane: incentrato a Misano Adriatico, città che trentadue stagioni lo accoglie, il Festival è infatti motore di sinergie con altre realtà, travalicando i confini dei suoi primi orizzonti. La direzione artistica è affidata alla Associazione Alfredo Speranza, intitolata ad uno dei maestri che sono stati protagonisti dell’evento sin dalla sua nascita; i Comuni di Misano Adriatico, Gradara e Rimini, insieme ad altri Enti ed Associazioni ne sono i sostenitori e partner. Nella Chiesa della collina che guarda il mare, a Misano Monte, nel Castello di Gradara, cornice dell’amore fra Paolo e Francesca, nell’elegante Sala delle Feste del Mulino, al Teatro degli Atti di Rimini e al Teatro Astra di Misano Adriatico il pianoforte sarà più che mai protagonista. Musiche fantastiche desteranno Incantesimi ed incanti, da oriente a occidente, intrecciandosi a Trame romantiche nella Calma del chiar di luna; e un’energia inesauribile, con il Pianoforte di S. Rachmaninov, attraversando insondabili Labirinti pianistici, giungerà all’appuntamento di pace del Piano Donna, nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne. Il programma musicale, che abbraccia repertori dal primo classicismo a grandi opere del ‘900, quest’anno vede confermata la presenza della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini che dedicherà una data della sua 75^ edizione alla memoria di Alfredo Speranza e inaugura la preziosa collaborazione con l’Accademia Pianistica della Fondazione Internazionale “Incontri con il Maestro” di Imola. Dopo il concerto inaugurale del maestro Roberto Cappello, presenza immancabile del Festival, il programma 2024 presenterà giovani talenti del pianoforte, già vincitori di premi internazionali; a loro, e alle nuove generazioni, prima di tutto, è dedicata questa edizione.

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FERRARA: Minaccia di darsi fuoco in Comune, desiste persuaso da carabinieri

CRONACA - È entrato negli uffici municipali di Poggio Renatico, nel Ferrarese e si è cosparso la maglietta con del liquido infiammabile minacciando di darsi fuoco se le sue problematiche non fossero state adeguatamente ascoltate e seguite dal Comune e dal sindaco. Protagonista della vicenda, andata in scena nel pomeriggio di ieri, un 52enne persuaso a desistere nel suo gesto dal comandante della stazione dei Carabinieri della città emiliana. Sul posto, oltre agli uomini dell'Arma, il personale sanitario e i Vigili del Fuoco. Avvisato dell'accaduto il comandante della stazione dei Carabinieri di Poggio Renatico, Roberto Martino libero dal servizio, si è recato in Comune e ha avviato un dialogo con il 52enne, con il quale già in passato c'erano stati alcuni incontri casuali. Assicuratogli che avrebbe ricevuto le attenzioni richieste, il comandante si è fatto consegnare l'accendino che stringeva tra le mani ed ha convinto l'uomo a recarsi in caserma dove è giunto anche il sindaco di Poggio Renatico. Ascoltato dai due, l'uomo è stato poi affidato ai sanitari per le cure del caso. Il 52enne, al fine di attirare ancor di più l'attenzione, oltre a minacciare di darsi fuoco aveva anche accennato alla presenza di una bomba all'interno degli uffici comunali: ispezionati e bonificati dai Carabinieri, nessun ordigno è stato rinvenuto.

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CALCIO: Cesena, Antonucci, “Qui per completare la mia crescita” | VIDEO

SPORT - Le stigmate del predestinato, il pesante confronto con Totti, poi l’esperienza in Portogallo, la continuità di Cittadella e l’ultima stagione vissuta tra La Spezia e Cosenza. Prima di Cesena, la tappa che Mirko Antonucci, fantasista classe 1999, spera possa suggellare la sua definitiva maturità calcistica.

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CALCIO: Coppa Serie D, tra i tanti derby spicca Ravenna-Forlì

SPORT - La nuova stagione della Serie D prenderà il via con la Coppa Italia, la cui 24esima edizione partirà il 25 agosto con il turno preliminare, seguito dal primo turno l'1 settembre. Al preliminare parteciperanno 80 squadre, tra cui le neopromosse, le retrocesse dalla Lega Pro, le vincenti dei Play Out 2023/2024, alcune classificate in specifiche posizioni nella scorsa stagione, le ripescate e alcune con la peggiore classifica nella Coppa Disciplina: Sammaurese e Imolese si sfideranno in questo turno, proprio com'era accaduto lo scorso anno mentre lo United Riccione sarà impegnato in casa del Castelfidardo.  Nel primo turno entreranno invece 88 squadre: il San Marino che ospiterà proprio la vincente di Castelfidardo-United Riccione oltre a Ravenna e Forlì che daranno vita al loro primo derby stagionale allo stadio "Benelli". Le partite saranno a gara unica fino alle semifinali, mentre la finale potrà essere a partita unica in campo neutro o con andata e ritorno, con rigori in caso di parità.

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BOLOGNA: Strage alla stazione, “Conosciamo la verità e abbiamo le prove” | VIDEO

ATTUALITÀ - Ricorre oggi il 44esimo anniversario della bomba alla stazione di Bologna. L’ultima processo ha portato permesso di stabilire una verità storica sui mandanti della strage anche se, spiegano i familiari delle vittime, c’è ancora strada da fare per individuare le responsabilità politiche. 44 anni dopo sono ancora le 10.25. L’orologio della stazione di Bologna, fermo da allora, sembra scandire un tempo immobile sopra le teste dei passeggeri che arrivano e partono dalla città rossa, teatro il 2 agosto del 1980 del più grande attentato terroristico in Italia dal dopoguerra a oggi: 85 morti e oltre 200 feriti. 44 anni dopo i cittadini bolognesi, ma non solo, tornano ad affollare la piazza davanti alla stazione per ricordare le vittime ma anche per chiedere verità e giustizia. “Conosciamo la verità e abbiamo le prove” ha detto il presidente dell’associazione familiari delle vittime Paolo Bolognesi, dopo che il processo a Paolo Bellini ha fatto luce sui mandanti della strage: “La strage è stata ideata e finanziata dai vertici della loggia massonica P2, la sua esecuzione è stata agevolata e coperta dai servizi segreti italiani ed è stata eseguita da terroristi fascisti” Una verità che fa paura all’attuale governo, ha aggiunto poi Bolognesi: “L’attuale presidente del consiglio Giorgia Meloni parlò di terrorismo di vigliaccheria e di ferocia ma si guardò bene dal nominare la matrice fascista” “L’Italia intera si stringe a Bologna e alle sue vittime” ha dichiarato a distanza Giorgia Meloni, pur dicendosi profondamente colpita “dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che mi sono stati rivolti” A rappresentare il governo il ministro dell’Interno Piantedosi, che ha voluto rassicurare i familiari delle vittime circa la legge sui risarcimenti pronta da anni ma che ha subito diversi rallentamenti: “Il parlamento ha impresso una importante accelerazione ai progetti di legge che puntano ad estendere la platea dei beneficiari delle provvidenze economiche per le vittime del terrorismo ma anche a semplificare le procedure” Il corteo è partito da piazza Maggiore ed è giunto in stazione, dove, dopo il discorso sul palco, le autorità hanno deposto una corona di fiori nella sala d’aspetto dove è esplosa la bomba. In testa al gruppo, come sempre, i familiari delle vittime, che si succedono di generazione in generazione.

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