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CESENA: Ministro Abodi alla pista d’atletica, “Pronta in due settimane” | VIDEO

ATTUALITÀ - Visita a Cesena del ministro dello sport Abodi che si è recato in ricognizione nei tanti cantieri aperti in città per la riqualificazione degli impianti sportivi. In particolare la pista d’atletica che sarà pronta a breve. Prima il pranzo al centro sportivo di Martorano, poi la visita agli impianti di Villachiaviche e, infine, un sopralluogo ai lavori della pista d’atletica dell’Ippodromo. Queste le tappe della visita a Cesena del ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha effettuato una ricognizione nei principali cantieri aperti in città per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori. La pista d’atletica ha subito alcuni rallentamenti: doveva essere pronta a ottobre, ma ora manca davvero poco. “Ancora un paio di settimane e si potrà tornare a fare sport in quello che è il campo d'atletica della nostra città”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Christian Castorri. Tutti i progetti, parte del piano Cesena Sport City, sono finanziati con 4 milioni di euro del PNRR e dovranno obbligatoriamente essere completati entro marzo 2026. Una scadenza che non preoccupa il Comune. “Per noi non è una tagliola – continua Castorri – ma una data di riferimento entro la quale realizzare le opere. Lo stato di avanzamento ci fa stare tranquilli e ci consentirà di completare i lavori nei tempi previsti.” “Direi che possiamo darci appuntamento tra qualche mese – conclude il ministro Abodi – non solo per vedere cantieri attivi e vivaci, ma per inaugurare le opere. L’obiettivo è mettere a disposizione della comunità strutture fruibili da tutti, a partire dai più piccoli e da chi vive in condizioni economiche svantaggiate. Tutte sensibilità che questa progettualità integrata riesce a esprimere in modo chiaro, e che può diventare anche fonte di ispirazione per altri.”

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CALCIO: Serie D, il Ravenna passa al 95', si riapre la corsa alla salvezza | VIDEO

SPORT - Una vittoria epica che in qualunque altra giornata avrebbe avuto ben altro impatto su una classifica invece blindata dal Forlì: due volte sotto nella tana del Cittadella Vis Modena, il Ravenna l'ha invece spuntata all'ultimo respiro confermando di essere una squadra dalle risorse pressoché infinite. Emiliani avanti al 38' grazie al gol realizzato direttamente da corner - complice il gran vento - da Teresi ma immediatamente raggiunti dal gol segnato in mischia da Esposito. Nella ripresa Guidone si conquista un rigore per la trattenuta commessa ai suoi danni da Venturini, trasforma proprio l'ex di turno che non esulta, ma il Ravenna non ci sta e pareggia nuovamente con Onofri, ben assistito da Calandrini. Il finale è tutto dei bizantini che trovano il gol-partita al 95' con Manuzzi, abile a schiacciare in rete sulla punizione perfettamente calibrata da Guida. Vince la squadra di Marchionni, pareggia invece il San Marino nel derby con l'Imolese, sempre in extremis. Apre Haruna alla mezzora per i titani ma nella ripresa i rossoblù la ribaltano con Gasperoni e col rigore di Ruffini al 90' - nella circostanza viene anche espulso Biguzzi per somma di ammonizioni - ma il cuore della squadra di Biagioni è grande e al 96' Arcopinto si guadagna e realizza la rete che fissa il risultato sul 2-2. Pesantissima anche la vittoria conquistata dalla Sammaurese in casa del Progresso, quella firmata dal gol di Merlonghi e che rimette in gioco i giallorossi per i play-out. Sa invece di resa la sconfitta dello United Riccione col Piacenza: apre Nicola Andreoli al 22', un minuto più tardi è già 0-2 col gol di bomber Recino mentre il tris arriva nella ripresa e porta la firma di D’Agostino.

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CALCIO: Estasi Forlì, batte la Pistoiese e conquista la promozione in C | VIDEO

SPORT - Il Forlì ce l'ha fatta: la squadra biancorossa ha conquistato la promozione in serie C grazie alla vittoria ottenuta contro la Pistoiese, quella che ha confermato a sette i punti di vantaggio sull'inseguitrice Ravenna a due giornate dal termine del campionato. La squadra di Miramari ha lasciato sfogare gli ospiti nel match del "Morgagni" in una prima mezz'ora di gioco in cui sono i toscani a rendersi più minacciosi con la punizione di Tofanari salvata da Martelli, l'opportunità per Basanisi cancellata dalla chiusura di Saporetti e la conclusione di Sparacello respinta. Il Forlì si scolla di dosso la tensione e si rende pericoloso con una doppia chance per Gaiola e un colpo di testa alto di Rossi, anche se è al 41' che i galletti passano a condurre: un lancio dalle retrovie mette in difficoltà il portiere Cecchini, ne approfitta Petrelli per siglare la rete dell'1-0. A inizio ripresa è poi Farinelli a procurarsi la chance per il raddoppio, salva Cecchini, decisivo anche sulla gran bordata dal limite di Petrelli. Dalla parte opposta è invece Sparacello a provarci, fa buona guardia però Martelli. È però il cronometro il miglior alleato dei romagnoli, che attendono il triplice fischio come una vera liberazione, soprattutto dopo la conclusione di poco alta di Diodato al 91'. È festa grande per i biancorossi che tornano a giocare tra i professionisti a distanza di otto anni dall'ultima volta. Una degna conclusione per un campionato dominato in lungo e in largo dalla squadra di Miramari.

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RAVENNA: Emergency soccorre 82 migranti, assegnato scalo bizantino

ATTUALITÀ - Ieri sera la Life Support di Emergency ha concluso un'operazione di soccorso di un'imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali della zona Sar libica, portando in salvo 82 persone. La barca in difficoltà era un gommone sovraffollato e con i tubolari sgonfi. Alla nave di Emergency è stato assegnato il porto di Ravenna dove dovrebbe arrivare dopo circa quattro giorni di navigazione. Le 82 persone soccorse, di cui 11 donne, 2 minori non accompagnate, 1 bambina accompagnata, 23 ragazzi minori non accompagnati e 1 bambino accompagnato, hanno riferito di essere partite da Zawiya in Libia, alle 2 di notte circa. I naufraghi provengono da Sudan, Eritrea, Etiopia, Ghana, Nigeria e Togo.

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BOLOGNA: Ergastolo a Severi, possibile ricorso in Cassazione

CRONACA - La corte d’appello di Bologna ha confermato la condanna per Daniele Severi, il 65enne di Forlì accusato di avere ucciso il fratello. La pena è l’ergastolo. Daniele Severi ha ucciso il fratello Franco: gli ha sparato e poi gli ha tagliato la testa, che non è mai stata ritrovata. Il movente? Economico: voleva impossessarsi del podere di famiglia. È questa la verità giudiziaria emersa dal processo per l’omicidio di Franco Severi, trovato morto il 22 giugno 2022 nei pressi della sua abitazione a Civitella di Romagna. A quasi due anni di distanza, è arrivata la sentenza definitiva per il fratello Daniele. Nel pomeriggio di giovedì, la Corte d’Appello di Bologna ha confermato quanto stabilito nel processo di primo grado, condannando l’imputato all’ergastolo. Due le prove ritenute fondamentali: macchie di sangue appartenenti alla vittima rinvenute su un paio di guanti e tracce biologiche trovate su delle scarpe. A pesare ulteriormente, anche le accuse dei familiari, che hanno sempre descritto Daniele come una persona violenta, raccontando ai giudici di come avesse più volte minacciato il fratello. Severi si è sempre dichiarato innocente. Ma ora, con la sentenza d’appello, la condanna all’ergastolo diventa definitiva, anche se ora si apre la strada del ricordo in Cassazione: "Le evidenze scientifiche in questo processo sono state ignorate e superate con forzature congetturali non ammesse in un processo penale", ha dichiarato in aula l’avvocato difensore, Maria Antonietta Corsetti. “La sentenza è una vittoria della verità e della giustizia, che restituisce voce e dignità alla vittima”, ha replicato l’avvocato dei familiari.

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