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BOLOGNA: 25 aprile, Lepore, “giorno di festa e riflessione, ancora tante le guerre nel mondo” | VIDEO

ATTUALITÀ - In piazza del Nettuno a Bologna si è celebrato l’80° anniversario della Liberazione: tante le persone presenti tra Istituzioni e cittadini, per uno dei giorni più importanti del nostro Paese. Bologna ricorda l’80° anniversario della Liberazione. Dalla piazza del Nettuno, gremita di persone, le parole libertà e democrazia, riecheggiano verso la folla, insieme alla frase mai più guerre, per non perdere la memoria di quanto fatto 80 anni fa dai tanti che hanno combattuto e perso la vita per un futuro migliore. Un segnale per rispondere anche alle polemiche di questi giorni, con l’invito alle Istituzioni a ricordare l’importanza del 25 aprile, da dove è nato poi tutto il percorso democratico e di libertà del nostro Paese. "Oggi facciamo professione di antifascismo. Sappiamo che il destino ha voluto che questo accadesse prima del funerale di Papa Francesco, ci ha lasciato numerosi insegnamenti, religiosi e laici, e ci ha fatto riscoprire parole sopite da tempo come fratellanza, pace e speranza, per questo vi chiedo un applauso in suo ricordo”, le parole del sindaco Matteo Lepore. "Una comunità coesa e unita si riunisce attorno alla nostra bandiera. Sono 80 anni di pace, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”. Il sindaco ricorda che “1.432 croci riposano nel cimitero di guerra polacco. Oggi il popolo polacco rivive l'incubo del conflitto, siamo vicini ai polacchi e agli ucraini. Oggi, insiste il primo cittadino, “è un giorno di festa e di riflessione. Se 80 anni fa l'Italia fu liberata dalla guerra, la guerra non ha mai smesso di esistere, e tanta parte del mondo chiede ancora di essere liberata, le bombe cadono e gli arsenali si consumano in 57 conflitti nel mondo”. E ricorda la guerra in Medio Oriente: “La nostra umanità potrà rialzarsi dalle sue rovine? Ad esempio da quelle di Gaza?”. “Il mio augurio – ha concluso Lepore - è che il fuoco della speranza, della fratellanza e della solidarietà continui ad ardere a lungo: viva la Resistenza, viva la Liberazione, viva Bologna”. Il discorso ufficiale della presidente dell’Anpi. “Sono la prima presidente a non aver preso parte alla Resistenza”, ricorda Anna Cocchi. “Ho avuto la fortuna di conoscere tanti partigiani e partigiane, ho accarezzato le loro mani e le loro spalle, ho ascoltato le loro testimonianze e i pensieri, ho immaginato la.loro paura, la fame e il freddo. E attraverso i loro racconti ho immaginato la gioia, quel 25 aprile di 80 anni fa l'Italia è tornata ad essere libera. La guerra sarebbe stata vinta anche senza i partigiani ma la Resistenza ha riscattato l'Italia davanti al mondo. Molti partigiani non ci sono più: sono stati nel dopoguerra operai, tassisti, sindacalisti, venditori ambulanti, impegnati nel volontariato. Non hanno mai smesso di essere partigiani. Quei 18 mesi sono stati i più importanti delle loro vite. Questo mi ha permesso di comprendere le ragioni della scelta che li portò a sfidare la morte. La libertà non era quella di fare quello che si vuole, ma il fondamento del sistema democratico. Senza giustizia la pace non basta: nel 1945 hanno potuto celebrare la vittoria, ma oggi constatiamo con dolore che resta ancora molto da fare”.

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CALCIO: Il Sassuolo di Grosso non si ferma, "Prestazione autorevole" | VIDEO

SPORT - Il Sassuolo si è confermato un rullo compressore: la capolista non ha fatto sconti nemmeno al Cesena e ha proseguito anche in Romagna la sua rincorsa al record assoluto di punti in serie B. "Vogliamo onorare il campionato fino in fondo" ha spiegato il tecnico Fabio Grosso nel postgara.

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