La Virtus Bologna esce dal Palau Blaugrana con un rammarico enorme: una partita controllata per oltre trenta minuti e giocata con attenzione, lucidità e qualità si trasforma, negli ultimi nove minuti, in una sconfitta cocente che lascia l’amaro in bocca. E dire che la gara col Barcellona era iniziata su binari di equilibrio: il primo quarto, molto fisico e caratterizzato da iniziative individuali, si chiude sul 20-19 per i padroni di casa. Nel secondo periodo è la Virtus a provare la prima vera spallata, mostrando un gioco più fluido e una maggiore intensità, salvo poi subire il rientro del Barcellona, trascinato anche dalla prodezza da centrocampo di Punter che manda i blaugrana all’intervallo sul 45-43. Al rientro dagli spogliatoi, la Virtus alza il livello. La circolazione di palla diventa rapida ed efficace, la difesa si fa più aggressiva e il controllo del ritmo consente ai bianconeri di costruire un vantaggio meritato: al 30’ è 67-61 per gli uomini di Ivanovic, che sembrano avere in mano inerzia e fiducia. Ma è proprio sul più bello che la squadra si inceppa. Dopo il +8 firmato da Diarra, la Virtus si blocca completamente: scelte affrettate, tiri sbagliati e poca lucidità consentono al Barcellona di entrare in ritmo e costruire un devastante parziale di 16-0 che ribalta la gara. I catalani, guidati dall’ex bianconero Kevin Punter, da Clyburn e da un solido Vesely, non si lasciano sfuggire l’occasione di chiudere i conti sul punteggio di 88-81.
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