18 OTTOBRE 2025

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18 OTTOBRE 2025 - 22:51


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CALCIO: Il Cesena quando viaggia sfiora la perfezione | VIDEO

Alla fine, resta solo un dubbio: ma al Picco, le partite, quanto possono durare? Un anno fa 101 minuti, che portarono al ribaltone dello Spezia. Questa volta 97, con un monumentale Klinsmann che segna il gol-vittoria quando l'orologio del tremendo Calzavara dice 98, mettendo il timbro su una meritata vendetta che il Cesena si prende grazie all'inattesa doppietta di Gianluca Frabotta. E dire che la partita era cominciata malissimo: cross sgonfissimo di Aurelio, Soleri e Zaro non ci arrivano, ma l'altro ex Lapadula sì. Quello che non doveva accadere, in casa di una squadra in crisi, si materializza subito. Ma il Cavalluccio ha un grande merito: si tura il naso, non fa una piega e comincia a fare cioè che gli riesce meglio: giocare a calcio. Al 22' Shpendi libera Blesa, che calcia a colpo sicuro: Sarr accarezza e la palla sbatte sul palo. Cinque minuti dopo e il gol del pari se lo divora Francesconi, che colpisce male da due passi dopo una corta respinta di Hristov. Il Cesena è padrone del campo, ma il pareggio lo trova su due situazioni che, un anno fa, erano la specialità di casa Spezia: le palle inattive. Minuto 38: angolo di Ciervo, spizzata di Ciofi e gol di Frabotta. E' il pareggio. Anzi, er pareggio, disegnato dai tre romani di Mignani. Ma non è mica finita qui, perchè Frabotta segna anche al 46', convertendo in gol uno schema geniale ordinato da Castagnetti. Nel secondo tempo il salvagente dello Spezia ha un nome e un cognome: Salvatore Esposito. Il regista/trequartista calcia al 56', ma Klinsmann vola. Al 63' il Cesena sfiora il tris: pennellata di Castagnetti, cross di Frabotta e altro gol divorato da Blesa. Mignani ci mette le mani, ma lo Spezia è in ginocchio e ci prova solo alla fine dei 7 inspiegabili minuti di recupero, quando Calzavara regala l'ultima preghiera allo Spezia. Esposito la mette all'incrocio, ma il gol – stavolta - lo segna Klinsmann.




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BASKET: La Virtus finisce la benzina e il Barcellona conquista la vittoria

La Virtus Bologna esce dal Palau Blaugrana con un rammarico enorme: una partita controllata per oltre trenta minuti e giocata con attenzione, lucidità e qualità si trasforma, negli ultimi nove minuti, in una sconfitta cocente che lascia l’amaro in bocca. E dire che la gara col Barcellona era iniziata su binari di equilibrio: il primo quarto, molto fisico e caratterizzato da iniziative individuali, si chiude sul 20-19 per i padroni di casa. Nel secondo periodo è la Virtus a provare la prima vera spallata, mostrando un gioco più fluido e una maggiore intensità, salvo poi subire il rientro del Barcellona, trascinato anche dalla prodezza da centrocampo di Punter che manda i blaugrana all’intervallo sul 45-43. Al rientro dagli spogliatoi, la Virtus alza il livello. La circolazione di palla diventa rapida ed efficace, la difesa si fa più aggressiva e il controllo del ritmo consente ai bianconeri di costruire un vantaggio meritato: al 30’ è 67-61 per gli uomini di Ivanovic, che sembrano avere in mano inerzia e fiducia. Ma è proprio sul più bello che la squadra si inceppa. Dopo il +8 firmato da Diarra, la Virtus si blocca completamente: scelte affrettate, tiri sbagliati e poca lucidità consentono al Barcellona di entrare in ritmo e costruire un devastante parziale di 16-0 che ribalta la gara. I catalani, guidati dall’ex bianconero Kevin Punter, da Clyburn e da un solido Vesely, non si lasciano sfuggire l’occasione di chiudere i conti sul punteggio di 88-81.   Foto: IPA Agency