Altri Sport

7 NOVEMBRE 2025

SCI: Claudia Giordani sarà ospite del Panathlon Club di Faenza

Giovedì 13 novembre, al ristorante bistrot “Rossini” di Faenza, il Panathlon Club ospiterà Claudia Giordani, storica protagonista dello sci alpino italiano negli anni ’70, per un incontro dedicato alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Medaglia d’argento nello slalom speciale ai Giochi di Innsbruck 1976 e componente della celebre “Valanga Rosa”, Giordani ha rappresentato l’Italia in due edizioni olimpiche e in diversi campionati mondiali, conquistando numerosi successi in Coppa del Mondo e quattordici titoli italiani. Dopo il ritiro dall’agonismo, ha continuato a vivere lo sport come giornalista, commentatrice televisiva, maestra di sci e dirigente, fino a ricoprire il ruolo di vicepresidente del CONI dal 2021 al 2025. Cavaliere della Repubblica e Stella d’oro al merito sportivo, è da sempre impegnata nella promozione dello sport tra i giovani, nel sostegno alle donne e nella valorizzazione della cultura della montagna. L’incontro, aperto ai soci del Panathlon e agli appassionati, richiede la prenotazione entro mercoledì prossimo segnalando la propria presenza all'indirizzo panathlonclubfaenza@gmail.com.

7 NOVEMBRE 2025

ALPINISMO: Castagna e Perenzoni hanno presentato il progetto AltaVia 4000 a Faenza | VIDEO

Ospiti d'onore alla Festa della Montagna di Faenza, Nicola Castagna e Gabriel Perenzoni hanno raccontato l'impresa compiuta tra il 2021 e il 2022: i due trentini completarono in 80 giorni la scalata di tutte le 82 cime oltre i 4.000 metri delle Alpi, nell'ambito del progetto AltaVia 4000. "L’avventura è nata un po’ per caso - ha precisato Perenzoni - come raccontiamo anche nel film che abbiamo realizzato. Era un sogno che condividevamo da tempo. Un giorno Nicola è passato nel negozio sportivo dove lavoravo e mi ha detto: “Ti ricordi che volevi scalare tutti i 4000 delle Alpi? Ti andrebbe di provarci davvero?”. Da quella chiacchierata è cominciato tutto". "Il nostro obiettivo non era stabilire un record - conferma Castagna - ma vivere la montagna nel modo più autentico possibile, con il nostro ritmo e il nostro stile. Abbiamo voluto spingerci oltre senza ricorrere ad aiuti esterni, perché l’intento era concentrarci sull’esperienza in montagna, non sul trasferimento tra una vetta e l’altra".